L’attivista contro gli abusi sessuali ed ex star della televisione Georgia Harrison ha ricevuto un MBE, un onore che ha descritto alla BBC come un grande privilegio.
Harrison, 30 anni, riceve il premio per il suo instancabile lavoro nella lotta contro la violenza sulle donne e sulle ragazze. Questo include contributi significativi all’Online Safety Act del 2023.
Sottolinea un profondo senso di responsabilità nel sostenere le donne vittime di crimini come l’abuso di immagini intime e i deepfake.
Il suo ex partner, Stephen Bear, ha ricevuto una condanna a 21 mesi di prigione nel 2023 per aver caricato su OnlyFans filmati sessuali di Harrison senza il suo consenso.
Harrison, che ha ricevuto il suo MBE nell’ambito degli Onori per il compleanno del Re, ha raccontato di aver riletto più volte la lettera di Re Carlo, sopraffatta dalla notizia.
“È davvero inaspettato, e mi sento meravigliosa che il mio lavoro sia riconosciuto. Spesso la campagna sembra un compito ingrato”, ha condiviso con la BBC.
L’ex personalità della televisione reality ha ottenuto un ampio riconoscimento grazie alle apparizioni in programmi ITV come *The Only Way is Essex* (2017) e *Love Island* (2018).
Nel 2019, è apparsa su MTV’s *The Challenge*, dove ha incontrato Bear.
La loro relazione a fasi alterne si è conclusa con Harrison che ha scoperto nel dicembre 2020 che Bear, ora 35enne, aveva caricato su OnlyFans filmati intimi di videosorveglianza senza il suo consenso.
A seguito della sua denuncia, Bear è stato condannato per voyeurismo e due accuse di divulgazione di immagini sessuali private.
Successivamente Harrison ha ricevuto un risarcimento in una causa per danni e ha donato una parte delle £ 207.900 in beneficenza.
Si sente spinta ad aiutare gli altri, profondamente preoccupata per l’aumento di influencer sui social media che promuovono misoginia e sessismo.
Harrison, in attesa del suo primo figlio, ha espresso ansie per l’attuale clima: “Onestamente, avrei terrore di avere un’adolescente adesso”.
Ha citato personaggi come Andrew Tate, evidenziando una tendenza inquietante di uomini che maltrattano le donne impunemente.
Il suo messaggio alle donne: “Meritate un trattamento equo, il consenso e l’autonomia corporea”.
Un recente sondaggio tra gli insegnanti del Regno Unito ha rivelato che tre su cinque ritengono che i social media influenzino negativamente il comportamento degli studenti, con Tate frequentemente citato come fattore contributivo.
Harrison ha osservato workshop sul consenso nelle scuole primarie, lodandone l’efficacia.
Sperava che queste iniziative educative avranno un impatto positivo sulle future generazioni.
“Spero che le cose andranno molto meglio quando mio figlio si troverà ad affrontare questi problemi, poiché finalmente stiamo educando sul consenso – qualcosa di senza precedenti in questa generazione”, ha aggiunto.
Harrison osserva che il suo caso ha ispirato molte donne a perseguire la giustizia per stupro, abusi domestici e abusi di immagini intime.
Dalla condanna di Bear nel 2022, ha attivamente fatto campagne per un migliore supporto alle vittime, contribuendo all’Online Safety Act e lavorando con il Comitato per le donne e le pari opportunità.
Ha collaborato con il comitato per semplificare le tempistiche di segnalazione per le vittime, attualmente limitate a sei mesi dopo l’incidente.
“Mi ci sono voluti quattro mesi per rendermi conto di essere una vittima, evidenziando la necessità di un sistema più accessibile e semplificato per le donne”, ha dichiarato.
Harrison riceve anche numerosi messaggi da vittime di deepfake.
Ci sono crescenti preoccupazioni riguardo agli scolari che usano app per condividere deepfake illegali generati dall’intelligenza artificiale.
L’Internet Watch Foundation (IWF) ha segnalato un aumento del 380% delle segnalazioni di materiale di abuso sessuale infantile generato dall’IA nel 2024 (245) rispetto al 2023 (51).
“La tecnologia deepfake sta diventando sempre più sofisticata e accessibile”, ha avvertito Harrison.
Il governo ha recentemente introdotto una legislazione per contrastare il materiale di abuso sessuale infantile generato dall’IA, criminalizzandone la creazione, la distribuzione e il possesso.