Intensivi impegno diplomatico di alto livello continua questo fine settimana, con numerose chiamate e messaggi scambiati tra leader e funzionari. Il conflitto in corso tra Israele e Iran dovrebbe rimanere un punto focale per i molti giorni a venire.
Il Ministero degli Esteri britannico ha istituito due centri di crisi dedicati nelle ultime 48 ore. Uno si occupa della situazione in Medio Oriente, mentre l’altro gestisce la risposta allo schianto aereo di giovedì ad Ahmedabad, in India.
Le dichiarazioni pubbliche del governo britannico sono formulate con attenzione.
In una recente intervista a Bloomberg e successivi briefing, non c’è un’approvazione esplicita delle azioni di Israele.
Tuttavia, il Regno Unito riconosce ripetutamente le sue “preoccupazioni gravi di vecchia data” riguardo al programma nucleare iraniano, il vero obiettivo delle azioni di Israele.
I funzionari di Whitehall confermano che la possibilità di attacchi israeliani contro l’Iran era stata prevista. I preparativi per uno scenario del genere, affermano, sono iniziati nell’aprile 2024.
Un “esercizio di simulazione” presieduto dal Segretario degli Esteri David Lammy lunedì ha simulato possibili risposte.
“Eravamo pienamente consapevoli del rischio”, ha rivelato una fonte. Un’altra ha aggiunto: “Ma non stiamo valutando i meriti delle azioni stesse.”
La conversazione del Primo Ministro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, iniziata dal signor Netanyahu, è durata circa 15 minuti.
Sir Keir Starmer ha anche parlato con il Presidente Trump per una durata simile, discutendo di Israele e Iran, insieme agli auguri di compleanno (il signor Trump ha compiuto 79 anni sabato, in concomitanza con il compleanno ufficiale del Re).
Il Segretario degli Esteri è previsto per ulteriori chiamate in Medio Oriente oggi, dopo le discussioni di venerdì con rappresentanti di Iran, Giordania e Arabia Saudita.
Il signor Lammy ha anche incontrato i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Italia, insieme al capo della politica estera dell’UE, Kaja Kallas.
Sebbene oggi non sia prevista alcuna riunione del Cobra, le discussioni interdipartimentali continueranno per tutta la giornata.
I funzionari francesi hanno riferito ieri sera al governo britannico del rinvio del prossimo vertice delle Nazioni Unite su una soluzione a due stati.
Il Primo Ministro si recherà a Ottawa, in Canada per colloqui con il Primo Ministro Mark Carney, incentrati su sicurezza e commercio.
I leader del G7 si riuniranno in Alberta, Canada, domenica, con la situazione in Medio Oriente in cima all’agenda.
Il Primo Ministro incontrerà la sua controparte canadese sabato, prima del vertice del G7 di domenica.
I leader israeliani potrebbero sperare che gli attacchi di venerdì inneschino una reazione a catena che porti all’instabilità e alla caduta del governo iraniano.
Le fluttuazioni dei prezzi del petrolio influenzano vari aspetti della vita, dai costi alimentari ai prezzi del carburante.
Molti iraniani criticano la loro leadership per non essere riuscita a proteggere il paese, mentre altri sostengono il loro diritto a un programma nucleare.
L’Iran ha lanciato ulteriori attacchi missilistici venerdì sera, giurando azioni di rappresaglia.