Dom. Giu 22nd, 2025
Marito della leader dell’opposizione bielorussa rilasciato dalla prigione

Sergei Tikhanovsky, marito della leader dell’opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya, è stato rilasciato dalla prigione dopo cinque anni, insieme ad altri 13 prigionieri politici.

Tikhanovsky, un importante attivista dell’opposizione, è stato trasferito in Lituania e riunito con sua moglie, che risiede a Vilnius. Svetlana Tikhanovskaya ha condiviso un commovente video del loro incontro, esprimendo una gioia travolgente.

Questo rilascio inaspettato è seguito da una visita dell’Inviato Speciale degli Stati Uniti Keith Kellogg a Minsk, dove ha incontrato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Il ministro degli esteri lituano ha confermato il rilascio di 14 prigionieri politici, tra cui cittadini bielorussi, giapponesi, polacchi e svedesi.

Il rilascio di Tikhanovsky è particolarmente significativo. Figura popolare sui social media, aveva apertamente sfidato l’autorità di Lukashenko, guidando le proteste e trasmettendo le preoccupazioni dei cittadini.

Arrestato nel 2020 mentre faceva campagna contro Lukashenko, nel 2021 ha ricevuto una condanna a 18 anni con l’accusa di aver partecipato a proteste contro il governo. Sua moglie in seguito si è candidata alla presidenza, innescando proteste diffuse che sono state brutalmente represse, costringendola all’esilio.

Mentre altre figure dell’opposizione rimangono imprigionate, tra cui Maria Kolesnikova, il rilascio di Tikhanovsky rappresenta uno sviluppo notevole. In un video, appare visibilmente più magro, a riflettere le dure condizioni della sua prigionia.

Franak Viacorka, consigliere senior di Tikhanovskaya, ha descritto il rilascio come una completa sorpresa, sottolineando la lotta in corso per la libertà dei restanti 1.150 prigionieri politici.

Tikhanovskaya ha espresso gratitudine al presidente Biden, a Kellogg e agli alleati europei per i loro sforzi. Sebbene le ragioni precise del rilascio rimangano poco chiare, gli analisti suggeriscono che potrebbe essere una mossa strategica di Lukashenko per migliorare le relazioni con l’amministrazione statunitense e mitigare il suo isolamento internazionale, in particolare dato il ruolo della Bielorussia nel conflitto ucraino.

Artyom Shraibman del Carnegie Russia Eurasia Center suggerisce che l’incontro con Kellogg abbia costituito un risarcimento sufficiente per Lukashenko. Il rilascio rappresenta una significativa svolta diplomatica per Lukashenko, alleviando il suo isolamento internazionale, ma non segnala la fine della repressione politica all’interno della Bielorussia.

Il rilascio di altri prigionieri, tra cui Natalia Dulina, professoressa universitaria, evidenzia le continue violazioni dei diritti umani in Bielorussia. Dulina ha descritto il suo improvviso trasferimento dalla prigione e il successivo rilascio come una completa sorpresa.

La situazione rimane complessa. Mentre il rilascio di Tikhanovsky è una vittoria per l’opposizione, la repressione in corso e l’incertezza riguardo al suo futuro ruolo all’interno del movimento di opposizione presentano sfide significative. Il rilascio è un vantaggio sia per gli Stati Uniti che per la Bielorussia, ma non riesce ad alleviare la situazione politica più ampia.