Mer. Giu 18th, 2025
AIEA sul danno all’impianto nucleare di Isfahan

BAKU /Trend/ – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) ha confermato che i recenti attacchi alle strutture nucleari iraniane non hanno provocato perdite di radiazioni al di fuori dei siti interessati, ha dichiarato il direttore generale dell’IAEA Rafael Grossi durante un discorso al Consiglio dei governatori dell’IAEA, riporta Trend.

“Nessun danno è stato rilevato all’impianto di arricchimento di Fordow o al reattore ad acqua pesante di Arak in costruzione”, ha osservato Grossi. Ha aggiunto che anche la centrale nucleare di Bushehr e il reattore di ricerca di Teheran sono rimasti illesi dai recenti attacchi.

Tuttavia, si sono verificati danni in un sito nucleare a Isfahan. “Quattro edifici sono stati danneggiati nell’attacco di venerdì: il Laboratorio chimico centrale, l’impianto di conversione dell’uranio, l’impianto di fabbricazione del combustibile del reattore di Teheran e l’impianto di conversione del metallo UF4, che era anche in costruzione”, ha riferito.

Grossi ha sottolineato che “i livelli di radiazione al di fuori delle strutture rimangono invariati”, così come nel sito di Natanz, dove l’assenza di impatto radiologico sulla popolazione e sull’ambiente è stata precedentemente confermata. “Il livello di radioattività al di fuori dell’impianto di Natanz rimane normale, indicando che non vi è alcun impatto radiologico esterno da questo incidente”, ha affermato.

Grossi ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della condivisione delle informazioni nell’attuale situazione: “È fondamentale che l’IAEA riceva informazioni tecniche tempestive e regolari sulle strutture e sui siti. Senza questi dati, è impossibile valutare con precisione la situazione radiologica e il potenziale impatto sulle persone e sull’ambiente, nonché fornire l’assistenza necessaria”.

Ha anche riconosciuto la cooperazione delle autorità iraniane con l’agenzia: “Confermo lo scambio di informazioni e l’interazione tra le autorità iraniane e l’IAEA”.

Grossi ha assicurato che l’agenzia manterrà la sua presenza in Iran: “L’IAEA è presente e continuerà a lavorare in Iran. Le ispezioni di verifica riprenderanno non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno, in linea con gli obblighi dell’Iran ai sensi del TNP”.