Dom. Giu 8th, 2025
Rushdie: “Ho superato l’attacco col coltello”

Sir Salman Rushdie ha dichiarato di aver superato l’attacco con coltello del 2022 che gli ha causato lesioni che gli hanno cambiato la vita e che ha portato alla condanna del suo aggressore, Hadi Matar, per tentato omicidio. Matar ha ricevuto una condanna a 25 anni di reclusione il mese scorso.

Parlando all’Hay Festival, Rushdie, che pubblicherà un nuovo libro entro la fine dell’anno, ha descritto un momento cruciale in cui lui e sua moglie sono tornati sul luogo dell’attacco. “Ci siamo tornati per dimostrare a me stesso che potevo rialzarmi dove ero caduto”, ha spiegato.

Ha espresso il desiderio di spostare nuovamente l’attenzione sulla sua narrativa, affermando: “Ho superato tutto. Sarà bello parlare di nuovo di narrativa perché da quando è avvenuto l’attacco, l’unica cosa di cui chiunque abbia voluto parlare è stato l’attacco”.

Rushdie in precedenza aveva espresso soddisfazione per la condanna massima inflitta a Matar nel programma *Today* di BBC Radio 4. L’attacco ha causato la perdita della vista in un occhio, danni al fegato e una mano paralizzata a causa di danni ai nervi.

Lo scorso anno ha pubblicato *Knife*, una riflessione sull’evento, descritta come il suo “modo di reagire”. La sua prossima raccolta di racconti, *The Eleventh Hour*, sarà la sua prima opera di narrativa dopo la coltellata.

La sicurezza è stata rafforzata alla sua apparizione all’Hay Festival, con cani antidroga e controlli delle borse che hanno causato un ritardo di 15 minuti. Nonostante le sue ferite, Rushdie ha riferito di sentirsi “eccellente”, riconoscendo problemi fisici persistenti ma mantenendo un atteggiamento positivo.

La discussione ha toccato anche la politica americana, con Rushdie che ha espresso preoccupazione per lo stato attuale della nazione, contrapponendo l’era Obama a quello che ha definito il “momento arancione” della presidenza Trump. Nonostante ciò, ha professato una visione ottimistica del futuro, attribuendola alla sua “malattia dell’ottimismo”.

Sulla libertà di parola, Rushdie ha sottolineato l’importanza di tollerare opinioni contrastanti, raccontando un’esperienza con un film ritenuto diffamatorio ma comunque rilasciato, evidenziando l’importanza di lasciare che il pubblico giudichi. Ha messo in guardia contro i pericoli di proibire facilmente la parola e ha esortato i giovani a considerare questo aspetto.

Parlando dell’impatto dell’IA sugli autori, Rushdie ha confessato di evitare ChatGPT, evidenziando la sua incapacità di catturare il suo stile o il suo umorismo. Pur riconoscendo il suo status di autore di spicco, ha scherzosamente notato le realtà finanziarie per la maggior parte degli scrittori, ad eccezione di coloro che scrivono di “maghi bambini” (un riferimento a J.K. Rowling).