Sab. Giu 14th, 2025
Starmer chiede un approccio diplomatico all’Iran

Il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha esortato alla de-escalation dopo i raid aerei israeliani contro le strutture nucleari e militari iraniane.

A seguito di una conversazione di venerdì pomeriggio con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da No. 10 è stato riferito che Sir Keir ha espresso le serie preoccupazioni del Regno Unito riguardo al programma nucleare iraniano, mentre una nuova ondata di attacchi israeliani è iniziata a Teheran.

Gli avvertimenti di azioni di rappresaglia da parte della Guida Suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei, insieme alle segnalazioni di lanci di droni iraniani, hanno aumentato i timori di un conflitto più ampio.

In precedenza, si è riunita una riunione di emergenza Cobra per coordinare la risposta del Regno Unito alla crisi in corso.

In un post sui social media, Sir Keir ha dichiarato di aver lavorato con i partner internazionali per de-escalare le tensioni, sostenendo la moderazione, la calma e un ritorno alle soluzioni diplomatiche.

Un portavoce di No. 10, riassumendo la chiamata di Sir Keir con Netanyahu, ha dichiarato: “Il Primo Ministro ha affermato il diritto di Israele all’autodifesa e ha delineato le gravi preoccupazioni del Regno Unito riguardo al programma nucleare iraniano. Ha ribadito la necessità di de-escalation e di una soluzione diplomatica per garantire la stabilità regionale”.

Venerdì mattina, Sir Keir ha anche discusso con il Presidente francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, lanciando un appello congiunto alla diplomazia.

Un portavoce di Downing Street ha dichiarato: “I leader hanno discusso le serie preoccupazioni di lunga data sul programma nucleare iraniano e hanno esortato tutte le parti ad astenersi da ulteriori escalation che potrebbero destabilizzare la regione”.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del Regno Unito nei colloqui nucleari, il portavoce ha dichiarato: “Il programma nucleare iraniano è più avanzato che mai, rappresentando una chiara minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Abbiamo esortato l’Iran a impegnarsi in soluzioni diplomatiche e continuiamo a collaborare strettamente con i nostri partner. Rimaniamo impegnati in una soluzione diplomatica, ma siamo pronti a utilizzare tutti i mezzi diplomatici per impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari, incluso il meccanismo di snapback se necessario”.

Il meccanismo di snapback delle Nazioni Unite ripristinerebbe le sanzioni internazionali contro lo sviluppo di armi nucleari da parte dell’Iran, sanzioni revocate nel 2015. Ulteriori dettagli sul meccanismo di snapback sono disponibili qui.

Il Segretario degli Esteri David Lammy ha annullato un viaggio previsto a Washington D.C. per impegnarsi invece in discussioni con la sua controparte iraniana, descrivendo la situazione come un “momento di grave pericolo nel Medio Oriente”.

In un briefing stampa, Lammy ha confermato che il Regno Unito non è stato coinvolto negli attacchi israeliani, sottolineando che Israele ha agito unilateralmente.

I funzionari del Regno Unito hanno confermato la non partecipazione all’azione notturna, ma hanno continuato a monitorare la situazione.

La leader conservatrice Kemi Badenoch si è rifiutata di condannare le azioni di Israele, sottolineando l’ostilità dell’Iran nei confronti del Regno Unito e le passate attività terroristiche. Ha dichiarato: “Se Israele impedisce all’Iran di acquisire armi nucleari, non dovrebbe essere condannato”. Badenoch ha anche sostenuto un aumento della spesa per la difesa del Regno Unito e della sicurezza energetica.

Anche il senatore Marco Rubio ha confermato l’azione unilaterale di Israele, affermando su X che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti negli attacchi e dando priorità alla protezione delle forze americane nella regione.

Gli attacchi segnano l’assalto più significativo all’Iran dalla guerra Iran-Iraq degli anni ’80.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito il cuore dei programmi di arricchimento e armamento nucleare dell’Iran, aggiungendo che l’operazione continuerà fino all’eliminazione della minaccia.

La televisione di stato iraniana ha riferito della morte di alti funzionari militari, tra cui il generale Mohammad Bagheri.

Il leader dei Liberal Democratici Sir Ed Davey ha chiesto una forte leadership internazionale da parte del governo del Regno Unito, affermando: “Il Regno Unito deve lavorare con gli alleati per contenere le ambizioni nucleari dell’Iran attraverso la diplomazia, non la guerra”.

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L’ondata di attacchi israeliani contro l’Iran, iniziata giovedì sera, continua. Merlyn Thomas di BBC Verify ha analizzato le immagini degli attacchi e valutato i danni risultanti.

Mappe e immagini rivelano l’entità dell’attacco israeliano più significativo contro l’Iran e le sue strutture nucleari in anni.

Tra le vittime c’è il generale Mohammad Bagheri, l’ufficiale più alto in grado dell’Iran.

Questa nuova crisi del Medio Oriente rappresenta una sfida significativa per le iniziative diplomatiche del presidente degli Stati Uniti.

Secondo Frank Gardner, l’Operazione Leone che Sale di Israele supera le operazioni precedenti in termini di scala e ambizione.