Dom. Giu 8th, 2025
Satellit Sovietico Probabilmente Rientrato nell’Atmosfera

Un componente di un veicolo spaziale sovietico, in orbita attorno alla Terra per oltre cinque decenni, ha probabilmente rientrato nell’atmosfera, secondo l’Agenzia spaziale europea (ESA).

Kosmos 482, lanciato nel 1972 per una missione su Venere, non è riuscito a sfuggire all’orbita terrestre, frammentandosi in quattro pezzi. Il centro di sorveglianza e tracciamento spaziale dell’UE (SST) riferisce che un frammento, probabilmente il lander, molto probabilmente è rientrato nell’atmosfera intorno alle 06:16 GMT (07:16 BST) di sabato.

La posizione esatta del rientro e se l’oggetto sia sopravvissuto alla combustione atmosferica restano sconosciuti. Tuttavia, dato che il 70% della Terra è oceano, la probabilità di danni significativi è bassa.

Stijn Lemmens, un analista senior dell’ESA, ha dichiarato che la probabilità di impatto da tali detriti è statisticamente insignificante. Il lander di Kosmos 482, progettato per resistere alle condizioni atmosferiche di Venere, possedeva uno scudo termico robusto, potenzialmente in grado di garantire la sopravvivenza a un rientro atmosferico incontrollato. Tuttavia, il suo sistema di paracadute, probabilmente degradato dopo 50 anni, potrebbe averne ridotto l’efficacia.

Il signor Lemmens ha evidenziato il frequente rientro di oggetti creati dall’uomo, che vanno da eventi quotidiani per oggetti più piccoli a eventi settimanali per veicoli spaziali più grandi. La maggior parte brucia completamente.

Eventi precedenti notevoli includono il rientro nel 2022 del booster Long March 5B cinese sull’Oceano Indiano e il rientro per lo più incenerito nel 2018 della stazione spaziale Tiangong-1 sul Pacifico.12

Kosmos 482 è sotto stretto monitoraggio da parte delle agenzie spaziali internazionali. Il signor Lemmens si fa promotore di future progettazioni di veicoli spaziali che facilitino rientri sicuri e controllati, consentendo previsioni di atterraggio precise, riducendo al minimo il rischio per le aree popolate e mitigando l’impatto ambientale.

Satellit sovietico probabilmente rientrato nell’atmosfera

Un componente di un veicolo spaziale sovietico, in orbita attorno alla Terra per oltre cinque decenni, ha probabilmente rientrato nell’atmosfera, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Kosmos 482, lanciato nel 1972 per una missione su Venere, non riuscì a lasciare l’orbita terrestre e si frammentò in quattro pezzi. Questi frammenti sono rimasti in orbita per oltre 50 anni.

Il centro di sorveglianza e tracciamento spaziale dell’UE (SST) ha riferito che un frammento, potenzialmente il lander, molto probabilmente è rientrato nell’atmosfera intorno alle 06:16 GMT di sabato.

La posizione precisa della rientrata e se l’oggetto abbia impattato il suolo o sia completamente bruciato rimangono incerte.

Sebbene i dettagli siano limitati, la probabilità di danni significativi è bassa, dato che circa il 70% della superficie terrestre è acqua.

Stijn Lemmens, un analista senior dell’ESA, ha dichiarato che “le probabilità di essere colpiti da questi detriti spaziali sono molto più basse di quelle di vincere alla lotteria”.

La capsula di atterraggio di Kosmos 482, progettata per resistere alle condizioni estreme dell’atmosfera di Venere, possedeva uno scudo termico robusto, potenzialmente permettendo la sopravvivenza di una rientrata atmosferica incontrollata.

Tuttavia, il suo sistema di paracadute, destinato alla discesa su Venere, è probabilmente degradato dopo la sua prolungata esposizione allo spazio.

Il signor Lemmens ha sottolineato la frequenza con cui si verificano rientri di oggetti creati dall’uomo, che vanno da quelli quotidiani per oggetti più piccoli a quelli settimanali per veicoli spaziali più grandi. La maggior parte degli oggetti tipicamente brucia completamente.

Esempi notevoli precedenti includono la rientrata nel 2022 del booster Long March 5B cinese sull’Oceano Indiano e la stazione spaziale Tiangong-1, in gran parte incenerita nel 2018, sul Pacifico.

Kosmos 482 è attualmente sotto stretta osservazione da parte delle agenzie spaziali internazionali.

Il signor Lemmens ha sostenuto che le future progettazioni di veicoli spaziali incorporino capacità di rientro sicuro e controllato per una previsione precisa dell’atterraggio, riducendo al minimo il rischio per le aree popolate e l’ambiente.

Questo approccio contribuirebbe a gestire l’impatto ambientale dei detriti spaziali e a garantire la sicurezza di persone e proprietà.