Dom. Giu 8th, 2025
Revisione della Difesa Britannica: Grandi Ambizioni, Fondi Necessari

La recente revisione della difesa britannica, incaricata di formulare raccomandazioni entro un vincolo di spesa per la difesa del 2,5% del PIL, rivela una chiara necessità di maggiori finanziamenti per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di modernizzazione delle forze armate e garantire la prontezza al combattimento.

Pur accogliendo con favore l’aspirazione del governo di raggiungere una spesa del 3% entro il 2034, la revisione suggerisce un approccio più accelerato, dato l’attuale clima geopolitico. Diversi alleati NATO allocano già oltre il 5% del loro PIL alla difesa.

Fonti indicano che anche la costruzione pianificata di 12 nuovi sottomarini d’attacco, come delineato nella revisione, necessita di un aumento minimo al 3% del PIL nella spesa per la difesa. I punti chiave della strategia di difesa del governo sono disponibili qui.

I ministri esprimono fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo del 3% durante la prossima legislatura, sebbene siano assenti scadenze e garanzie concrete.

Citando la guerra in Ucraina come prova di minacce crescenti e rapidi progressi tecnologici, la revisione sottolinea l’urgente necessità di una trasformazione completa all’interno delle forze armate britanniche e dell’apparato di sicurezza nazionale.

La Russia è identificata come una minaccia immediata, mentre la Cina è caratterizzata come una sfidante sofisticata e persistente. L’Iran e la Corea del Nord sono classificati come forze destabilizzanti regionali. Il rapporto evidenzia la natura imprevedibile di queste minacce e l’accelerazione del ritmo del cambiamento come generatori di nuove e significative vulnerabilità per la Gran Bretagna.

La revisione sostiene una modernizzazione rivoluzionaria dell’esercito britannico, passando a nuove strategie di combattimento. Il generale Sir Richard Barrons, autore collaboratore, descrive questo come il cambiamento più significativo nella difesa del Regno Unito in 150 anni.

I miglioramenti futuri includeranno implementazioni estese di droni e sistemi autonomi, sfruttando software e AI per accelerare il processo decisionale sul campo di battaglia, rispecchiando le tendenze attuali osservate in Ucraina. Le risorse tradizionali come carri armati, caccia e navi da guerra continueranno a svolgere un ruolo cruciale, ma saranno sempre più integrate con sistemi autonomi.

La revisione sottolinea un approccio “a tutta la società”, esortando il governo a sviluppare piani completi di transizione di guerra. Un proposto “progetto di legge sulla prontezza della difesa” consentirebbe al governo di mobilitare meglio l’industria e le riserve secondo necessità.

È inoltre evidenziata una maggiore protezione delle infrastrutture nazionali critiche, comprese le condutture e i cavi sottomarini, con la revisione che sottolinea la necessità di una rinnovata attenzione alla difesa interna e alla resilienza.

Il Partito Laburista osserva che questa è la prima revisione della difesa in 25 anni che non si traduce in una riduzione del personale delle forze armate complessivo. Nonostante ciò, l’esercito regolare ha subito una diminuzione sostanziale del numero di truppe, attualmente poco più di 71.000, inferiore all’obiettivo di 73.000, rispetto a oltre 100.000 nel 2010.

La revisione sottolinea la necessità di affrontare le sfide di reclutamento, ritenzione e morale all’interno delle forze armate, raccomandando un aumento delle dimensioni dell’esercito regolare. Il segretario alla difesa ha annunciato un aumento pianificato a 76.000, ma ciò è subordinato alle prossime elezioni, manca di scadenze specifiche ed è attualmente non finanziato.

La revisione presenta un caso convincente per un maggiore investimento nella difesa e nella sicurezza nazionale, portando molti a concludere che sono necessari aumenti sostanziali della spesa per la difesa. Fino ad oggi, tuttavia, questi aumenti sono stati incrementali piuttosto che trasformativi, rimanendo indietro rispetto agli investimenti significativamente maggiori effettuati da altri alleati NATO in risposta alle crescenti minacce globali.