Gio. Giu 12th, 2025
Regno Unito sanziona ministri israeliani per violenze contro palestinesi

Il Regno Unito ha imposto sanzioni a due ministri israeliani, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, citando ” ripetute incitazioni alla violenza contro le comunità palestinesi” in Cisgiordania. Queste sanzioni, annunciate dal Segretario di Stato britannico, includono divieti di viaggio e congelamento dei beni.

Il Segretario di Stato per gli Esteri David Lammy ha dichiarato che i ministri, titolari rispettivamente dei portafogli della Sicurezza Nazionale e delle Finanze, avevano “incitato alla violenza estremista e a gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi”.

Israele ha risposto con una condanna, definendo le misure “scandalose”. Le sanzioni rappresentano uno sforzo coordinato da Regno Unito, Norvegia, Australia, Canada e Nuova Zelanda.

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l’ambasciatore americano in Israele Mike Huckabee hanno fortemente criticato le sanzioni, sostenendo che ostacolano gli sforzi per garantire un cessate il fuoco, liberare gli ostaggi e porre fine al conflitto. Hanno ribadito l’inamovibile sostegno degli Stati Uniti a Israele.

Smotrich e Ben-Gvir sono stati oggetto di critiche per la loro posizione sul conflitto di Gaza, opponendosi all’accesso agli aiuti e sostenendo il reinsediamento dei palestinesi al di fuori del territorio. Il Ministero degli Esteri britannico ha sottolineato la gravità della violenza contro i palestinesi in Cisgiordania, sottolineando che queste azioni minano la prospettiva di un futuro stato palestinese.

Lammy ha ribadito l’impegno del Regno Unito per un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, un aumento degli aiuti umanitari e una soluzione a due Stati. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha annunciato una riunione di gabinetto per formulare una risposta.

Il Ministero degli Esteri ha sottolineato che l’escalation della violenza da parte dei coloni israeliani necessita di una forte risposta internazionale e che Israele deve aderire al diritto internazionale umanitario a Gaza. Smotrich e Ben-Gvir guidano partiti ultranazionalisti cruciali per la coalizione del governo israeliano.

Smotrich ha espresso disprezzo per l’azione del Regno Unito, facendo riferimento alle restrizioni storiche britanniche sugli insediamenti ebrei in Palestina. La costruzione da parte di Israele di circa 160 insediamenti in Cisgiordania, che ospitano circa 700.000 ebrei, rimane una questione controversa, ampiamente considerata illegale secondo il diritto internazionale.

Il ministro del Foreign Office britannico Hamish Falconer ha evidenziato un’impennata della violenza dei coloni in Cisgiordania, citando il ruolo dei ministri nell’incitare tali azioni. Le sanzioni seguono considerevoli pressioni, comprese precedenti dichiarazioni del Regno Unito e degli alleati che esprimono preoccupazione per le azioni di Israele e la potenziale violazione del diritto internazionale.

La decisione del Regno Unito riflette la crescente pressione interna per affrontare la situazione a Gaza e in Cisgiordania, compresa la sospensione dei colloqui commerciali con Israele. Le reazioni delle figure politiche britanniche sono andate dal sostegno alle sanzioni alle richieste di una risposta più rapida. Il devastante bilancio umano del conflitto, con decine di migliaia di morti a Gaza, sottolinea l’urgenza della situazione.

L’analisi suggerisce che l’opinione pubblica israeliana favorisce sempre più la fine del conflitto, principalmente a causa della preoccupazione per gli ostaggi, mentre sono coinvolti anche altri attori regionali.