Sab. Giu 7th, 2025
Recensione Devastanti Chiede una Più Forte Regolamentazione del Settore Idrico

Una revisione indipendente ha rivelato significative carenze nel settore idrico di Inghilterra e Galles, richiedendo una maggiore supervisione regolamentare per salvaguardare sia i consumatori che l’ambiente.

I risultati intermedi, pubblicati martedì dalla Commissione Idrica presieduta da Sir Jon Cunliffe, ex vice governatore della Banca d’Inghilterra, evidenziano una grave erosione della fiducia pubblica a causa di incidenti di inquinamento, instabilità finanziaria, cattiva gestione e carenze infrastrutturali.

Il rapporto sottolinea la necessità di linee guida governative più chiare, di migliori strategie di investimento a lungo termine e di una maggiore rappresentanza per le comunità locali.

Istituita a ottobre in mezzo alla crescente preoccupazione pubblica per gli scarichi di acque reflue e l’aumento delle bollette, la revisione ha esplicitamente escluso la nazionalizzazione, considerata troppo costosa e non garantita per produrre miglioramenti.

Sir Jon ha sottolineato l’assenza di una soluzione singola e trasformativa, affermando: “Esistono fallimenti sistemici e profondamente radicati – nella strategia governativa, nella regolamentazione e nelle azioni di alcune aziende idriche”. Ha sottolineato la necessità di una nuova legislazione.

Il Segretario all’Ambiente Steve Reed ha descritto il sistema come “rotto”, promettendo una risposta completa del governo. Anche il governo gallese ha riconosciuto i risultati e avviato una propria revisione.

La revisione ha fortemente criticato gli organi di regolamentazione – l’Environment Agency, Natural Resources Wales e Ofwat – per non essere riusciti a garantire che le aziende idriche private agiscano nell’interesse pubblico. Sir Jon ha sostenuto la necessità di capacità di monitoraggio migliorate, comprese le tecnologie moderne, e di una supervisione più ravvicinata e continua delle aziende, simile alle normative bancarie.

La Commissione sta inoltre esplorando opzioni per semplificare e allineare questi organi di regolamentazione. Sia l’Environment Agency che Ofwat hanno accolto con favore il rapporto intermedio e si sono impegnate a continuare la collaborazione.

Questo rapporto intermedio di 100 pagine precede un rapporto finale completo questa estate, che conterrà raccomandazioni concrete per l’azione del governo. La revisione ha incorporato oltre 50.000 contributi da vari stakeholder.

Sir Jon ha evidenziato la diffusa insoddisfazione per il sistema attuale. Water UK ha riconosciuto il malcontento pubblico e ha espresso la speranza per proposte che ripristineranno la fiducia pubblica. I gruppi ambientalisti, pur sostenendo una regolamentazione più forte, hanno sottolineato la necessità di una ristrutturazione interna delle aziende idriche.

Il settore idrico affronta pressioni crescenti dovute ai cambiamenti climatici e alla crescita della popolazione, aggravate da decenni di sottoinvestimenti. Un monitoraggio maggiore ha evidenziato oltre 3,6 milioni di ore di sversamenti di acque reflue nel 2023 e nel 2024, sollevando serie preoccupazioni ambientali, nonostante le deroghe legali per gli scarichi in caso di tempo umido.

Prove recenti suggeriscono anche potenziali sversamenti in tempo asciutto. Le bollette sono aumentate in media del 26% ad aprile, riflettendo gli investimenti pianificati volti agli aggiornamenti delle infrastrutture e alla riduzione degli scarichi di acque reflue.

Le risposte politiche hanno incluso controlli e impegni da parte del segretario ombra all’ambiente e richieste di sostituzione di Ofwat da parte dei Liberal Democratici. Il rapporto evidenzia i significativi costi economici dei danni ambientali, con l’Ufficio Nazionale di Audit che stima lo smaltimento illegale di rifiuti a oltre 900 milioni di sterline all’anno.