Mar. Giu 17th, 2025
Rapporto: Evitata l’etnia nelle discussioni sulle gang di grooming

Un nuovo rapporto della Baronessa Louise Casey rivela un fallimento sistemico nell’affrontare l’etnia dei perpetratori nei casi di bande di grooming in Inghilterra e Galles.

Commissionata per verificare l’entità e la natura degli abusi sessuali di gruppo sui minori, la Baronessa Casey ha scoperto che i dati sull’etnia mancano per i due terzi dei perpetratori, ostacolando un’analisi robusta a livello nazionale.

La Segretaria di Stato per l’Interno, Yvette Cooper, ha presentato delle scuse formali alle vittime, annunciando contemporaneamente una nuova inchiesta nazionale sulle bande di grooming.

Il rapporto della Baronessa Casey evidenzia un debito sociale nei confronti delle vittime, sottolineando le sofferenze inaccettabili subite.

Il rapporto osserva che, sebbene i dati nazionali siano insufficienti, l’analisi di tre forze di polizia (Greater Manchester, South Yorkshire e West Yorkshire) rivela un numero sproporzionato di sospettati di origine etnica asiatica nei casi di sfruttamento sessuale di minori di gruppo.

La Cooper ha sottolineato i pericoli di ignorare questo problema, affermando che evitare l’argomento consente di utilizzare i crimini di una minoranza per marginalizzare intere comunità.

Lady Casey ha ulteriormente sottolineato l’importanza della raccolta dei dati, sostenendo che la sua assenza protegge i perpetratori e danneggia sia le vittime che le comunità ingiustamente associate al crimine.

Il rapporto conclude che la paura di apparire razzisti ha portato le organizzazioni a ignorare gli abusi, senza riuscire a comprendere adeguatamente la portata del problema.

Il controllo critica il fallimento delle autorità nel comprendere la profondità del problema, suggerendo che un intervento tempestivo, compresa la raccolta dei dati e un adeguato trattamento delle vittime, avrebbe potuto prevenire la situazione attuale.

In un’intervista a BBC Newsnight, la Baronessa Casey ha espresso rabbia a nome delle vittime.

Il governo si è impegnato ad attuare tutte le dodici raccomandazioni del rapporto, tra cui trattare i bambini come bambini, indipendentemente dal loro presunto coinvolgimento, e affrontare la riduzione delle accuse di stupro.

Il rapporto definisce “sfruttamento di minori di gruppo” la coercizione e la manipolazione di minori in atti sessuali da parte di più perpetratori, spesso con coinvolgimento di grooming, droga, alcol e violenza.

Il rapporto descrive un modello tipico di banda di grooming che prevede l’individuazione di bambini vulnerabili e il loro successivo sfruttamento da parte di più uomini.

Viene inoltre evidenziato l’utilizzo di taxi per il trasporto delle vittime e l’alta frequenza di scomparse, insieme a casi di vittime che hanno avuto figli con i loro aguzzini.

Il controllo osserva che, nonostante numerose iniziative passate, molte vittime sono state ignorate o trattate come criminali.

Fiona Goddard, una sopravvissuta, ha confermato che la maggior parte dei suoi aguzzini erano uomini pakistani, sottolineando che il crimine è stato reso possibile sia dall’etnia dei perpetratori che dalle vulnerabilità delle vittime.

Un’operazione a livello nazionale guidata dalla NCA prenderà di mira i casi passati non perseguiti, lavorando in collaborazione con le forze di polizia locali.

Downing Street ha annunciato un’inchiesta statale nazionale completa per indagare sui fallimenti delle agenzie locali nella protezione delle giovani ragazze.

Questa inchiesta avrà il potere legale di obbligare le testimonianze dei testimoni.

La Baronessa Casey si fa promotrice di un rinnovato impegno per la protezione dei minori.

Il controllo esamina in modo completo lo sfruttamento sessuale dei minori da parte delle bande di grooming.

Difende il Primo Ministro dalle critiche per aver resistito alle precedenti richieste di un’inchiesta nazionale.

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