L’arazzo di Bayeux, un rinomato manufatto storico che documenta la conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066, non sarà temporaneamente disponibile per la visione pubblica in Francia a partire da lunedì, a causa della crescente opposizione al suo trasferimento pianificato a Londra.
Si prevede che il pubblico avrà la prossima opportunità di vedere l’opera d’arte quasi millenaria quando sarà esposta al British Museum, prevista per settembre del prossimo anno.
Tuttavia, il prestito proposto ha incontrato una significativa resistenza all’interno della comunità artistica francese, con esperti che esprimono preoccupazione per il fatto che l’arazzo di 70 metri (230 piedi) sia troppo fragile per sopportare il trasporto attraverso il Canale della Manica.
Il prestito è stato annunciato congiuntamente dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro britannico Sir Keir Starmer durante un incontro a Londra lo scorso luglio.
Nelle settimane precedenti la chiusura del museo il 1° settembre, il Museo di Bayeux ha registrato un notevole aumento del numero di visitatori.
Il museo sarà sottoposto a un periodo di ristrutturazione, con la costruzione di una nuova area espositiva per l’arazzo, un progetto che dovrebbe richiedere almeno due anni.
La chiusura pianificata ha offerto al presidente Macron l’opportunità di impegnarsi nella diplomazia culturale, impegnando la Francia a prestare l’arazzo al British Museum per un anno a partire dal prossimo settembre.
Tuttavia, questo impegno ha suscitato notevoli polemiche all’interno del mondo artistico francese.
Una petizione che si oppone al prestito, definendolo un “crimine culturale”, ha raccolto oltre 60.000 firme.
I critici obiettano principalmente a quella che percepiscono come la decisione unilaterale del presidente Macron di offrire il gesto al Regno Unito, presumibilmente ignorando il parere di specialisti che avvertono che le vibrazioni inerenti a un lungo viaggio su strada potrebbero causare danni irreparabili.
Il 22 agosto, un funzionario francese che supervisiona il prestito ha difeso la decisione, affermando che l’artefatto non è troppo fragile per essere trasportato.
Philippe Bélaval ha dichiarato che, sebbene non sia stata presa alcuna decisione definitiva in merito al metodo di trasporto, uno studio condotto all’inizio di quest’anno ha fornito raccomandazioni dettagliate per la manipolazione e il trasporto.
Citato dall’AFP, Belaval ha chiarito che “Questo studio non afferma assolutamente che questo arazzo sia intrasportabile”. Non ha rivelato gli autori dello studio né le loro conclusioni specifiche.
In un post su YouTube di febbraio, Cecile Binet, una consulente museale regionale per la Normandia, ha suggerito che spostare l’arazzo su lunghe distanze comporterebbe “un rischio per la sua conservazione”, sottolineando il suo stato fragile.
L’ampio ricamo, ampiamente ritenuto originario del Kent, sarà esposto a Londra dal prossimo autunno fino a luglio 2027.
In cambio, tesori tra cui manufatti dei tumuli funerari anglosassoni di Sutton Hoo e i pezzi degli scacchi di Lewis del XII secolo viaggeranno verso i musei della Normandia.
L’Arazzo di Bayeux, risalente all’XI secolo, raffigura un periodo controverso nelle relazioni anglo-francesi, segnando la transizione dal dominio anglosassone a quello normanno.
Sebbene la sezione finale del ricamo sia mancante, l’arazzo culmina con gli anglosassoni in fuga dalla battaglia di Hastings nel 1066.
Comprendente 58 scene, 626 personaggi e 202 cavalli, offre una visione unica della vita medievale in Normandia e in Inghilterra, rivelando dettagli non solo sulle tradizioni militari, ma anche sulla vita di tutti i giorni.
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