Il governo britannico ha subito una quarta sconfitta alla Camera dei Lord riguardo al suo proposto Data (Use and Access) Bill. Il disegno di legge, che consentirebbe alle aziende tecnologiche di utilizzare materiale protetto da copyright per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale, si scontra con una significativa opposizione da parte dei pari preoccupati per la protezione degli artisti.
Lunedì, i Lord hanno respinto un emendamento governativo, votando 242 a 116 a favore di maggiori misure di trasparenza. Questo segue gli avvertimenti di musicisti di spicco come Sir Elton John sui potenziali danni alle industrie creative. Il disegno di legge ora torna alla Camera dei Comuni, potenzialmente per il dibattito già da martedì, sebbene ciò non sia ancora confermato.
L’impasse è notevole, con nessuna delle due parti che mostra la volontà di scendere a compromessi. Una fonte all’interno della Camera dei Lord ha descritto la situazione come “territorio inesplorato”.
Il conflitto centrale risiede nel bilanciare le esigenze dei settori tecnologico e creativo. Il dibattito si concentra sul fornire un accesso equo ai contenuti creativi per lo sviluppo dell’IA, salvaguardando al contempo i mezzi di sussistenza dei creatori di contenuti. La soluzione proposta dal governo – consentire l’accesso a meno che i singoli proprietari non optino per l’esclusione – ha incontrato una forte resistenza.
La Camera dei Lord è favorevole alla divulgazione obbligatoria del materiale protetto da copyright utilizzato dalle aziende di IA, con l’obiettivo di ottenere licenze. Mentre sostenitori come Sir Nick Clegg, ex dirigente di Meta, sostengono che richiedere l’autorizzazione preventiva soffocherebbe l’industria dell’IA nel Regno Unito, oppositori come la baronessa Beeban Kidron, pari indipendente e regista, mettono in guardia contro il potenziale di “furto sanzionato dallo Stato” da un’industria da 124 miliardi di sterline.
La baronessa Kidron si fa promotrice di un emendamento che richiede un rapporto al Parlamento entro 15 mesi sull’impatto del disegno di legge sulle industrie creative. Il riconoscimento da parte del Segretario di Stato per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia, Peter Kyle, delle inadeguatezze della legge sul copyright evidenzia ulteriormente la complessità della questione.
Il Dipartimento per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia afferma che accetterà modifiche al disegno di legge solo se queste apporteranno un beneficio dimostrabile ai creatori. Il persistere del disaccordo potrebbe portare all’abbandono del disegno di legge, mettendo a repentaglio altre disposizioni in esso contenute, tra cui quelle relative all’accesso ai dati per i genitori in lutto, alla condivisione dei dati del Servizio Sanitario Nazionale e alla mappatura delle infrastrutture.
Le radici della controversia risiedono nella prassi passata delle grandi aziende tecnologiche di raccogliere contenuti online senza autorizzazione per addestrare i modelli di IA. La conseguente capacità dell’IA di imitare gli stili degli artisti ha causato una reazione diffusa da parte di creatori come Sir Elton John, Sir Paul McCartney e Dua Lipa, che sostengono che ciò costituisce un furto e mina il loro lavoro.
Le critiche esplicite di Sir Elton John alla posizione del governo sottolineano gli alti rischi in gioco. Al contrario, altri sostengono che limitare l’accesso all’IA nel Regno Unito sposterà semplicemente le operazioni altrove, potenzialmente danneggiando il settore tecnologico britannico. La mancanza di una chiara via di compromesso rappresenta una sfida significativa per i responsabili politici.
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