Perry Bamonte, chitarrista e tastierista dei The Cure, è morto all’età di 65 anni, secondo quanto riferito dalla band.
In una dichiarazione rilasciata sul sito web ufficiale dei The Cure, la band ha condiviso la notizia della scomparsa del musicista britannico “dopo una breve malattia a casa durante il periodo natalizio”, aggiungendo che l’annuncio è stato fatto con “enorme tristezza”.
La dichiarazione prosegue: “Silenzioso, intenso, intuitivo, costante ed enormemente creativo, ‘Teddy’ è stato una parte calorosa e vitale della storia dei The Cure.”
Bamonte si è inizialmente unito alla squadra tecnica dei The Cure nel 1984 prima di diventare un membro della band nel 1990, in seguito all’uscita del tastierista Roger O’Donnell.
Durante il suo mandato, ha contribuito con chitarra, tastiera e basso a cinque album in studio, tra cui brani come “Friday I’m In Love”, “High” e “A Letter To Elise”.
Bamonte è apparso anche negli album live dei The Cure “Paris” e “Show”, entrambi pubblicati nel 1993, e ha partecipato a oltre 400 esibizioni in 14 anni.
Successivamente, Bamonte è diventato il bassista del supergruppo Love Amongst Ruin.
Si è riunito ai The Cure nel 2022, rimanendo con la band fino al 2024.
L’ex batterista dei Cure, Lol Tolhurst, ha reso omaggio su Instagram, affermando: “Così triste di sentire della scomparsa di Perry Bamonte… Addio Teddy.”
I The Cure, formatisi a Crawley nel 1976 dal cantante Robert Smith, Tolhurst e Michael Dempsey, hanno subito diversi cambi di formazione e sono riconosciuti per la loro significativa influenza sui generi goth, post-punk e indie music.
Nel 2019, Bamonte era presente quando i The Cure sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.
Oltre ai suoi impegni musicali, Bamonte era un appassionato pescatore a mosca e ha intrapreso una carriera come illustratore, contribuendo alla rivista Fly Culture.
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