Il francese Adrien Fourmaux è stato multato di 10.000 euro per aver imprecato dopo una tappa al Rally di Svezia
I piloti del Campionato del Mondo di Rally hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo una “soluzione urgente” alla repressione delle imprecazioni introdotta dall’organismo di governo mondiale dell’automobilismo, la FIA.
Ciò avviene dopo che il pilota francese Adrien Fourmaux è stato multato di 10.000 euro per aver imprecato in un’intervista televisiva mentre descriveva la sua precedente tappa al Rally di Svezia.
L’Alleanza dei Piloti di Rally del Mondo (WoRDA) afferma che la punizione per reati come l’imprecazione ha raggiunto un “livello inaccettabile”.
Un nuovo codice sportivo è stato rilasciato dalla FIA che potrebbe vedere i piloti multati, sospesi o privati di punti del campionato per aver imprecato a partire da quest’anno.
WoRDA ha aggiunto che l’importo della multa era “vastamente sproporzionato rispetto al reddito medio e al budget nel rally”.
L’organismo dei piloti ha chiesto discussioni con il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che ha precedentemente affermato di voler rimuovere le imprecazioni dallo sport.
La dichiarazione, firmata da 33 piloti e copiloti, tra cui il leader del campionato Elfyn Evans e il nordirlandese Josh McErlean, è l’ultimo passo dei concorrenti per esprimere preoccupazioni sull’approccio della FIA.
Il pilota di Formula 1 Carlos Sainz ha detto che i membri dell’Associazione dei Piloti di Gran Premio (GDPA) hanno avuto discussioni su come rispondere alle nuove sanzioni.
La dichiarazione di WoRDA ha riconosciuto che “i concorrenti devono rispettare la decisione dell’arbitro” ma ha aggiunto che c’è stato un “aumento allarmante della severità delle sanzioni imposte per errori linguistici minori, isolati e involontari”.
Ha citato l’adrenalina sentita dai piloti, che vengono intervistati in diretta secondi dopo aver finito una tappa, il fatto che l’inglese non è la prima lingua per un numero di concorrenti nel WRC e che “colloquialismi comuni” non sono lo stesso che un insulto o aggressione.
WoRDA ha anche sollevato preoccupazioni su chi beneficerà delle multe imposte dalla FIA e ha detto che “una mancanza di trasparenza solo amplifica le preoccupazioni e mina la fiducia nel sistema”.
Ciò segue la lettera aperta scritta dalla GDPA alla FIA nel novembre scorso per chiedere al corpo di governo di trattare i piloti come adulti e chiedere trasparenza su come le multe, che ha aggiunto non erano “adeguate”, venissero spese.