Sab. Giu 7th, 2025
L’Irlanda di fronte a tagli spiacevoli alla spesa pubblica

Decisioni difficili sono inevitabili mentre il governo finalizza i suoi piani di spesa, ha avvertito un importante think tank. I piani comprendono settori chiave tra cui il Servizio Sanitario Nazionale (NHS), la difesa, l’istruzione e il sistema di giustizia penale.

L’Institute for Fiscal Studies (IFS) evidenzia che i livelli di finanziamento del NHS saranno cruciali nel determinare se siano necessari tagli in altri settori. Queste aree “non protette” sono quelle al di fuori della sanità, della difesa e dell’istruzione.

Sebbene il bilancio del 2024 mostri aumenti significativi per i trasporti, le iniziative net-zero, gli ospedali, le scuole e le prigioni, l’IFS osserva che questo aumento dei finanziamenti non continuerà di anno in anno, dati gli impegni governativi esistenti.

Il governo ha dichiarato che la sua Spending Review, prevista per l’11 giugno, esaminerà meticolosamente ogni aspetto della spesa pubblica.

Questa revisione dettaglierà i budget ministeriali per i prossimi tre anni, insieme ai budget di investimento per i successivi quattro anni.

Fonti governative hanno indicato alla BBC che il processo sarà impegnativo, con i ministri che si contendono ferocemente fondi limitati.

Esistono preoccupazioni che iniziative come l’aumento del numero di poliziotti per contrastare la violenza contro le donne e le ragazze possano essere sottofinanziate. Anche la continuazione del blocco delle tariffe degli autobus è in discussione.

L’impegno del Cancelliere di evitare ulteriori prestiti e aumenti delle tasse ha alimentato le speculazioni su imminenti tagli alla spesa.

Il Partito Conservatore attribuisce queste scelte apparentemente “impossibili” alle politiche fiscali dell’attuale governo, sostenendo che prestiti e spese eccessive hanno aggravato la situazione.

Il Cancelliere ombra Mel Stride ha criticato l’approccio economico dell’attuale governo, affermando che l’aumento del costo della vita, la disoccupazione e la crescita stagnante evidenziano la necessità di una strategia rivista.

L’IFS sottolinea che l’iniziale attenzione del governo all’aumento della spesa durante i primi anni del suo mandato porterà inevitabilmente a un rallentamento negli anni successivi. L’IFS avverte della necessità di affrontare le conseguenze risultanti.

Il think tank sottolinea che il livello di finanziamento del NHS – che rappresenta il 39% della spesa ministeriale giornaliera – influenzerà significativamente l’allocazione complessiva del bilancio, insieme alla spesa per la difesa.

Con una spesa prevista per il NHS di 202 miliardi di sterline nel 2025-2026, l’IFS suggerisce che dare priorità alla riduzione dei tempi di attesa dei pazienti e al miglioramento delle cure dentistiche potrebbe rendere necessari tagli altrove.

Mantenere anche i tassi storici di aumento dei finanziamenti sanitari richiederebbe l’imposizione di tagli in termini reali ad altri dipartimenti “non protetti”, una sfida date le ambizioni di migliorare il sistema di giustizia penale e affrontare il sovraffollamento carcerario.

L’IFS sottolinea il ruolo critico della spesa sanitaria nella Spending Review, osservando che l’aumento della spesa per la difesa aggraverebbe ulteriormente la necessità di tagli in altre aree.

Bee Boileau, un’economista ricercatrice dell’IFS, descrive la situazione del Tesoro come presentante “scelte inevitabilmente difficili”. Osserva che il sostanziale aumento della spesa dello scorso autunno è ora destinato a diminuire significativamente.

L’impegno del governo per l’aumento della spesa per la difesa, compresi i piani per aumentare la spesa militare al 2,5% del reddito nazionale entro il 2027, come precedentemente annunciato, renderà necessari tagli corrispondenti in altre aree.

La revisione di ottobre delle regole sul debito ha liberato miliardi per progetti a lungo termine, ma l’IFS mette in guardia contro l’ipotesi che tutte le aree meritino un aumento dei finanziamenti.

L’IFS si chiede se i compromessi difficili saranno affrontati direttamente, piuttosto che evitati. Rimangono preoccupazioni per la possibilità di tagli significativi ai servizi pubblici.

La titolare di un’azienda Kiki McDonough suggerisce potenziali risparmi all’interno del settore pubblico, in particolare all’interno della funzione pubblica, citando inefficienze e sovraffollamento.

La Sig.ra McDonough ha inoltre criticato l’aumento dell’assicurazione nazionale del Cancelliere, descrivendo il primo bilancio come caotico. L’ex capo della funzione pubblica, Simon Case, ha ammesso un fallimento nella riduzione delle dimensioni della funzione pubblica durante il suo mandato.

Ha riconosciuto il potenziale per una maggiore efficienza in tutti i servizi pubblici. L’IFS suggerisce che i miglioramenti della produttività potrebbero mitigare la necessità di tagli drastici. Tuttavia, i dati ONS del 2024 indicano che la produttività dei servizi pubblici rimane al di sotto dei livelli pre-pandemici.

Un portavoce del governo ha evidenziato la sua attenzione alle priorità chiave, tra cui i miglioramenti dell’assistenza sanitaria, la sicurezza delle frontiere e le misure sul costo della vita.

L’IFS avverte che i tagli alla retribuzione del settore pubblico rischiano di innescare ulteriori azioni sindacali, suggerendo che il mantenimento degli attuali livelli salariali presenterebbe sfide considerevoli.

L’IFS conclude che, sebbene i tagli siano possibili, richiederanno una pianificazione e una priorità attente.

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