Gli ultimi giorni hanno visto un notevole cambiamento nella politica sociale a Westminster.
La settimana scorsa, il Parlamento ha approvato due importanti modifiche legislative che riflettono una tendenza socialmente liberale.
I deputati hanno recentemente votato per riformare la legislazione sull’aborto, impedendo il perseguimento delle donne in Inghilterra e Galles che interrompono la loro gravidanza.
Inoltre, la Camera dei Comuni ha approvato un disegno di legge per legalizzare il suicidio assistito (definito da alcuni oppositori suicidio assistito) in Inghilterra e Galles.
Sebbene questo voto non garantisca l’approvazione definitiva – il disegno di legge passa alla Camera dei Lord – aumenta significativamente la probabilità che diventi legge.
Tuttavia, anche se il disegno di legge riceve l’assenso reale, l’implementazione è prevista verso la fine del decennio.
Il governo ha annunciato un periodo di “entrata in vigore” più lungo del previsto inizialmente, per facilitare i preparativi necessari.
Le valutazioni d’impatto del governo prevedono centinaia di richieste di suicidio assistito nei primi anni, potenzialmente in aumento fino a circa 4.000 all’anno dopo un decennio.
Un disegno di legge separato è in fase di esame nel Parlamento scozzese, mentre non esistono attualmente piani per il suicidio assistito in Irlanda del Nord.
Questo rappresenta un sostanziale cambiamento sociale, spesso paragonato a legislazioni storiche come l’Abortion Act del 1967, l’abolizione della pena capitale, la depenalizzazione dell’omosessualità e la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
I deputati hanno goduto di un voto libero su entrambe le questioni questa settimana.
La composizione alterata della Camera dei Comuni dopo le elezioni generali – in particolare l’afflusso di nuovi deputati laburisti – ha influenzato significativamente il clima parlamentare, consentendo l’approvazione di entrambi i disegni di legge.
I sondaggi d’opinione pubblica rivelano costantemente un sostanziale sostegno alla riforma legislativa.
Un recente sondaggio YouGov ha indicato che oltre sette britannici su dieci sostengono le proposte sul suicidio assistito.
Tuttavia, i deputati hanno attentamente considerato sia i principi che le implicazioni pratiche del disegno di legge.
Il voto è stato molto contestato: hanno votato 604 deputati, con una maggioranza di 23 voti a favore.
Alcuni oppositori hanno espresso sostegno al principio ma si sono opposti alle disposizioni specifiche del disegno di legge.
Nonostante ciò, l’approvazione del Parlamento segna un momento cruciale e senza precedenti.
La Camera dei Comuni aveva precedentemente respinto una legislazione simile nel 2015 e nel 1997.
Questa volta, il risultato è stato diverso.
Il dibattito è rimasto appassionato, arrivando persino alla terminologia.
Mentre “suicidio assistito” è comunemente usato, gli oppositori sostengono “suicidio assistito” o “omicidio assistito”.
Queste argomentazioni continueranno, ma il disegno di legge ora passa alla Camera dei Lord.
Al centro del dibattito c’è la misura in cui la camera alta non eletta può ragionevolmente modificare, ritardare o respingere il disegno di legge.
La deputata laburista Kim Leadbeater, una delle principali attiviste, prevede che i Lord rispetteranno in definitiva l’autorità della Camera dei Comuni.
Al contrario, il deputato conservatore Danny Kruger, un oppositore, afferma il diritto dei Lord di respingere il disegno di legge, citando la sua assenza dal manifesto laburista e le imperfezioni nel processo legislativo.
L’esame dei Lord potrebbe iniziare entro settimane, portando potenzialmente a cambiamenti legali in Inghilterra e Galles entro la fine dell’anno.
Iscriviti alla nostra newsletter Politics Essential per aggiornamenti continui su Westminster e oltre.