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Le vittime di Jeffrey Epstein hanno rilasciato toccanti testimonianze di abusi sessuali sui gradini del Campidoglio degli Stati Uniti, sollecitando i legislatori a pubblicare ulteriore documentazione relativa al criminale sessuale condannato.
Lisa Phillips, una delle sopravvissute, ha rivelato che il gruppo ha avviato una raccolta confidenziale di associati di Epstein ritenuti complici degli abusi.
“Compileremo in modo confidenziale i nomi che tutti noi sappiamo essere stati regolarmente nel mondo di Epstein”, ha affermato. “Sarà fatto dai sopravvissuti e per i sopravvissuti.”
L’evento è stato convocato da legislatori statunitensi che sostengono un maggiore accesso pubblico ai file dell’indagine su Epstein.
Durante la conferenza stampa di mercoledì, durata due ore, nove accusatrici hanno raccontato le loro esperienze e gli abusi che hanno subito per mano del finanziere caduto in disgrazia.
La signora Phillips ha implorato il Dipartimento di Giustizia di rilasciare tutti i documenti e le informazioni relative all’indagine, riconoscendo che molte vittime temono potenziali ripercussioni se rivelassero pubblicamente i nomi.
Un rappresentante legale delle accusatrici ha aggiunto che temono potenziali cause legali o attacchi, citando la mancanza di protezione loro offerta inizialmente.
Marina Lacerda, parlando pubblicamente per la prima volta, ha rivelato di aver lavorato per Epstein dall’età di 14 anni fino ai 17, quando il finanziere caduto in disgrazia la considerò “troppo vecchia”.
“Ero una delle dozzine di ragazze che conosco personalmente che sono state costrette nella villa di Jeffrey… a New York quando eravamo solo bambine”, ha detto.
“Un mio amico del quartiere mi ha detto che avrei potuto guadagnare 300 dollari per fare un massaggio a un altro ragazzo”, ha raccontato Lacerda, diventando visibilmente emozionata. “È passato da un lavoro da sogno al peggiore degli incubi.”
Liz Stein, un’ex querelante contro Epstein e Maxwell che ora funge da mentore per i sopravvissuti e consulente politico, ha detto alla BBC che la sua presenza al raduno al Campidoglio era per “umanizzare i sopravvissuti”, esprimendo frustrazione per la loro continua emarginazione.
“È davvero importante per tutti noi ricordare che questo è un crimine. È un crimine di traffico sessuale. Non è una questione politica, ma viene politicizzata a causa delle persone coinvolte”, ha affermato la signora Stein.
Annie Farmer, 46 anni, ha dichiarato al raduno di essere stata portata nel New Mexico all’età di 16 anni per trascorrere un fine settimana con Epstein. Ha aggiunto che anche sua sorella è stata portata lì in aereo e ha denunciato l’abuso, ma non è stata intrapresa alcuna azione.
“Ancora non sappiamo perché quella denuncia non sia stata adeguatamente indagata, o perché a Epstein e ai suoi soci è stato permesso di danneggiare centinaia, se non migliaia, di altre ragazze e giovani donne”, ha detto.
Chauntae Davies ha risposto a una domanda sulla relazione tra Trump ed Epstein, osservando che la “più grande vanteria” del criminale sessuale “è sempre stata quella di essere molto amico di Donald Trump”.
“Aveva una foto incorniciata di lui sulla sua scrivania, con loro due”, ha detto.
Trump ha riconosciuto una relazione amichevole con Epstein, ma ha affermato che hanno avuto un litigio nei primi anni 2000 a causa del fatto che il finanziere aveva sottratto dipendenti alla spa del golf club di Trump in Florida.
“Questa è una bufala democratica che non finisce mai”, ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale mercoledì, quando gli è stato chiesto della conferenza stampa nelle vicinanze.
Ha detto che “nessuno è mai soddisfatto” dei file che sono stati rilasciati, aggiungendo che la richiesta di ulteriori rilasci è una distrazione dal suo operato in carica.
“Davvero, penso che sia abbastanza”, ha detto Trump.
Martedì sera, 33.000 pagine e diversi video sono stati resi pubblici dalla Commissione di Vigilanza della Camera, che ha citato in giudizio il Dipartimento di Giustizia e l’eredità di Epstein. La maggior parte di questi, tuttavia, erano già di dominio pubblico.
Il principale democratico della commissione, Robert Garcia, ha detto: “Non fatevi ingannare.
“Dopo un’attenta revisione, i democratici della Commissione di Vigilanza hanno scoperto che il 97% dei documenti ricevuti dal Dipartimento di Giustizia era già pubblico.
“Non c’è alcuna menzione di alcuna lista di clienti o di qualcosa che migliori la trasparenza o la giustizia per le vittime.”
Si ritiene che il Dipartimento di Giustizia abbia circa 100.000 pagine di materiale su Epstein.
Il rilascio di martedì è seguito alla pubblicazione del mese scorso dell’intervista del Dipartimento di Giustizia con Ghislaine Maxwell, una trafficante sessuale condannata e complice di Epstein.
Nelle trascrizioni – che ammontano a 300 pagine, alcune pesantemente oscurate – Maxwell ha detto che, sebbene credesse che Trump ed Epstein fossero amichevoli in contesti sociali, non pensava che fossero amici intimi.
Due membri della Camera, il repubblicano Thomas Massie del Kentucky e il democratico Ro Khanna della California, stanno cercando di forzare un voto per costringere il Dipartimento di Giustizia a rilasciare tutti i documenti del caso.
Mercoledì stavano raccogliendo firme e avranno bisogno del sostegno di 218 legislatori per prevalere. Ciò significa che sei repubblicani devono sostenere il piano.
“È vergognoso che questo sia stato definito una bufala. Questa non è una bufala”, ha detto Massie. “Ci sono vere vittime di questa impresa criminale e gli autori sono protetti perché sono ricchi e potenti.”
La Casa Bianca e i leader repubblicani del Congresso si oppongono al rilascio di tutti i file, affermando che potrebbe esporre l’identità di persone innocenti.
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