Sab. Giu 7th, 2025
L’aumento delle tariffe di Trump: un nuovo colpo all’acciaio britannico

L’industria siderurgica britannica ha denunciato la decisione del presidente Trump di raddoppiare le tariffe di importazione di acciaio e alluminio al 50% come un significativo passo indietro.

UK Steel, il gruppo commerciale del settore, prevede ritardi e annullamenti di ordini, in particolare per le spedizioni già in viaggio dal Regno Unito verso gli Stati Uniti.

La nuova tariffa del 50%, in vigore da mercoledì, sostituisce la precedente tariffa del 25%.

Un portavoce del governo britannico ha confermato il continuo impegno con le autorità statunitensi per chiarire le implicazioni per il settore siderurgico del Regno Unito.

Nonostante un accordo dell’8 maggio per eliminare le tariffe sull’acciaio britannico come parte di un accordo commerciale più ampio, la tariffa del 25% rimane in vigore in attesa della finalizzazione dei dettagli dell’accordo.

Gareth Stace, direttore generale di UK Steel, ha dichiarato: “L’accordo recentemente raggiunto tra il Primo Ministro Starmer e il Presidente Trump rimane non finalizzato, creando ulteriore incertezza e influenzando significativamente i produttori di acciaio britannici. Questo aumento delle tariffe è un altro duro colpo in tempi già difficili. Le aziende temono annullamenti di ordini, alcuni con spedizioni attualmente in corso.”

Il Sig. Stace ha sottolineato la necessità di un’azione urgente da parte del governo per finalizzare l’accordo di eliminazione delle tariffe e garantirne la rapida attuazione.

“I produttori di acciaio britannici non dovrebbero sopportare l’onere di questi aumenti delle tariffe statunitensi. Il nostro unico obiettivo è quello di continuare a fornire l’acciaio di alta qualità apprezzato dai nostri clienti americani”, ha aggiunto.

Un portavoce del governo britannico ha ribadito l’impegno del governo a salvaguardare le imprese e i posti di lavoro britannici, compresi quelli del settore siderurgico, a seguito del raggiungimento da parte del Regno Unito di essere la prima nazione a siglare un accordo commerciale con gli Stati Uniti.

Secondo un rapporto del Guardian, il Segretario di Stato per gli affari britannico Jonathan Reynolds incontrerà la sua controparte statunitense la prossima settimana a un incontro dell’OCSE a Parigi per negoziare una tempistica per esentare il Regno Unito da queste tariffe.

Sebbene le esportazioni di acciaio e alluminio del Regno Unito verso gli Stati Uniti siano relativamente modeste, pari a circa 700 milioni di sterline all’anno, il mercato statunitense rimane cruciale per l’industria britannica.

Nonostante la natura apparentemente semplice della situazione del Regno Unito, gli affari con gli Stati Uniti sono destinati a diventare più complessi e costosi fino a quando i dettagli dell’accordo tra Regno Unito e Stati Uniti non saranno finalizzati. La durata di questa maggiore complessità rimane incerta.

L’acciaio specializzato esportato dal Regno Unito, spesso utilizzato in applicazioni come i sottomarini nucleari, rende difficile per gli Stati Uniti trovare fonti alternative.

Il libero scambio senza tariffe offre vantaggi reciproci. Tuttavia, questa situazione sottolinea la natura imprevedibile dei rapporti con l’amministrazione Trump.

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