Justin Bieber ha sorpreso i fan con l’uscita di “Swag”, il suo primo album in quattro anni. Tuttavia, le prime recensioni suggeriscono che il ritorno non ha avuto una forte risonanza tra i critici.
In una valutazione a tre stelle, The Guardian ha notato “momenti di brillantezza”, ma alla fine ha ritenuto l’album “non un capolavoro tanto atteso”.
Il Telegraph, assegnando due stelle, ha fatto eco a questo sentimento, affermando che “non è il ritorno di un titano del pop” e descrivendo l’opera come “un grido di aiuto scomodo e non filtrato”.
La pubblicazione ha evidenziato intermezzi di spoken-word, tra cui la “auto-commiserante, brevissima Therapy Session”, in cui Bieber affronta l’impatto dello scrutinio della stampa sulla sua salute mentale. Un altro intermezzo, “Standing On Business”, incorpora una clip virale del cantante che affronta un fotografo.
Il video, catturato il giorno della festa del papà, mostra un Bieber esasperato che afferma: “Sono un papà. Sono un marito. Non lo capite. Non vi entra in testa. Mi sto occupando dei miei affari (standing on business)”.
Questa clip ha guadagnato una vasta popolarità online, ispirando remix e ora fungendo da parte della promozione del nuovo album, inclusa la sua inclusione nella tracklist.
La frase “standing on business” è da allora entrata nel gergo popolare, significando auto-affermazione e ricerca responsabile dei propri obiettivi.
Con una durata di poco meno di un’ora, l’album presenta collaborazioni con rapper come Sexxy Red, Cash Cobain e Gunna.
Il titolo sembra fare riferimento al successo di Bieber del 2012, “Boyfriend”, con la sua memorabile frase, “swag, swag, swag, on you”.
Le immagini promozionali rilasciate da Bieber presentano sua moglie, Hailey Bieber, e il loro bambino, a volte tenuto in alto.
Rachel Aroesti del The Guardian ha scritto che l’album “si apre in modo estremamente promettente con All I Can Take, una svolta hauntologica sul R&B immacolato ed energico degli anni ’80”.
Nel complesso, osserva che è “molto ponderato, abilmente nostalgico e sottilmente soddisfacente – non c’è un successo da classifica avido a portata d’orecchio”.
“Testualmente, tuttavia, Swag non è un affare così elegante e premuroso. Dadz Love è una celebrazione insulsa della nascente paternità di Bieber che essenzialmente ripete il titolo fino alla mancanza di significato”.
“Le altre canzoni d’amore – che sono indirizzate a sua moglie, Hailey, la cui custodia virale per il telefono che tiene il lucidalabbra riceve un cenno del capo in Go Baby – raramente trascendono il cliché superficiale e sdolcinato”.
“Ma sono almeno preferibili ai segmenti di spoken-word strappalacrime”.
Adam White di The Independent, assegnando due stelle, suggerisce che l’album è “solo un’ulteriore conferma della letargia artistica che ha afflitto il suo lavoro più recente, e una sfortunata intuizione su un uomo che sembra goffamente bloccato tra sesso, Dio e autocommiserazione”.
Andrew Unterberger di Billboard descrive l’album come “Bieber come non l’abbiamo mai sentito prima – spogliato della maggior parte delle sue solite grandi trappole pop, con un suono molto più organico, incentrato sull’alt-R&B”.
Tuttavia, avverte che i fan che si aspettano un album simile al suo successo del 2015 “Sorry” potrebbero rimanere delusi.
Robin Murray di Clash magazine ha assegnato all’album 7/10, osservando che le sue 21 tracce includono testi “che si muovono da una rappresentazione emotiva della paternità a battute interne”.
“Stilisticamente, si colloca ampiamente nel synth pop adiacente agli anni ’90 – a volte fisso nel suo approccio, a volte vaporizzato. È sempre colorato e – nonostante la sua ampiezza – è sempre divertente”.
Murray aggiunge: “Uno dei punti di forza principali di SWAG è anche la sua debolezza: ce n’è molto. Il suo primo album in quattro anni, questo sembra uno sfogo di idee, una tabula rasa”.
L’uscita dell’album segue un periodo di preoccupazione dei fan per il benessere di Bieber. Negli ultimi mesi, il cantante ha affrontato pubblicamente l’invadenza dei paparazzi nella sua vita personale.
Anche il matrimonio di Bieber ha subito esami approfonditi, in particolare dopo un post sui social media in cui ha raccontato una discussione con sua moglie in seguito alla sua copertina di Vogue.
I testi di “Daisies”, la seconda traccia di “Swag”, sembrano alludere alla relazione della coppia con versi come “falling petals do you love me or not” (petali che cadono, mi ami oppure no) e “you said forever babe, did you mean it or not?” (hai detto per sempre tesoro, lo intendevi oppure no?).
Altri titoli di canzoni sull’album, come “Devotion”, “Soulful” e “Forgiveness”, suggeriscono una continuazione dell’esplorazione dei temi religiosi da parte di Bieber, coerente con la sua fede cristiana.
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