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Great British Energy (GBE) prevede che i suoi investimenti promuoveranno la creazione di almeno 10.000 posti di lavoro nei prossimi cinque anni, con un’attenzione specifica alle regioni storicamente dipendenti dai settori petrolifero e del gas.
Il governo del Regno Unito ha istituito questa entità di proprietà pubblica, incaricandola di impiegare miliardi di capitali per accelerare la transizione della nazione verso fonti di energia verde.
GBE mira a posizionare questa transizione come “la grande opportunità economica di una vita”, piuttosto che un mero onere finanziario.
Tuttavia, sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla possibilità che il tasso di creazione di posti di lavoro possa effettivamente compensare le perdite subite all’interno delle industrie dei combustibili fossili.
Uno studio della Robert Gordon University stima che circa mille posti di lavoro al mese vengano eliminati nel settore petrolifero e del gas, creando potenzialmente una significativa disparità con i 10.000 posti di lavoro supportati dagli investimenti di GBE.
Sebbene GBE non abbia ancora annunciato formalmente la sua futura struttura della forza lavoro ad Aberdeen, ha rivelato il mese scorso che solo 15 dipendenti sono attualmente di stanza lì.
L’istituzione di un quartier generale ad Aberdeen è stato un impegno fondamentale assunto dal Partito Laburista durante la campagna elettorale generale del 2024.
L’organizzazione è ancora in procinto di assicurarsi i locali per il suo quartier generale e un piano completo per la forza lavoro è in fase di sviluppo.
Tuttavia, il suo piano strategico, che sarà pubblicato giovedì, designa Aberdeen come la sua “spina dorsale aziendale” e prevede che “la maggior parte” dei dipendenti sarà basata lì.
GBE intende anche esplorare la fattibilità di istituire uffici “satellite” in altre località in tutta la Scozia.
Il piano strategico delinea le priorità di GBE per i prossimi cinque anni.
Si impegna a raggiungere un minimo di 15 gigawatt di capacità di generazione e stoccaggio di energia pulita entro il 2030.
Inoltre, GBE prevede di sviluppare un “toolkit” progettato per incoraggiare una maggiore proprietà comunitaria dei progetti di energia rinnovabile, consentendo il reinvestimento di profitti o risparmi nelle comunità locali.
Sostenendo gli sforzi per l’energia comunitaria e ampliando la partecipazione pubblica, GBE spera di promuovere la creazione di 1.000 posti di lavoro locali.
L’amministratore delegato di GBE, Dan McGrail, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di mettere al lavoro la proprietà pubblica, sbloccando investimenti, potenziando le comunità, creando posti di lavoro e costruendo un sistema energetico che funzioni per il Regno Unito.”
“Questo piano strategico segna una pietra miliare importante nella nostra missione di accelerare l’energia pulita e le industrie che la supportano.”
Il piano descrive anche l’ambizione di investire fondi pubblici sufficienti entro il 2030 per catalizzare 15 miliardi di sterline di finanziamenti privati nel lungo termine.
GBE cerca anche di sfruttare i terreni pubblici per progetti eolici e solari, che genererebbero quindi entrate per le comunità locali.
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