Dom. Giu 8th, 2025
La Corte più Alta dell’UE Stabilisce che il Programma del Passaporto d’Oro di Malta Viola il Diritto dell’Unione

Il cosiddetto programma dei “passaporti d’oro” di Malta, che consente agli individui di ottenere la cittadinanza tramite investimento finanziario, è stato giudicato incompatibile con il diritto europeo dalla più alta corte dell’UE.

La Commissione Europea ha avviato procedimenti legali contro Malta nel 2022 per il suo schema, in base al quale cittadini stranieri potevano ottenere un passaporto maltese—e il relativo diritto di risiedere e lavorare in tutta l’UE—versando almeno €600.000 (£509.619), acquistando o affittando una proprietà di valore specificato, e facendo donazioni di beneficenza.

Secondo la Corte di giustizia europea, il programma “equivale a rendere l’acquisizione della cittadinanza una mera transazione commerciale.”

Il governo di Malta ha dichiarato di prendere atto della sentenza e di essere attualmente impegnato ad analizzarne le conseguenze legali.

Le autorità hanno indicato che la decisione è oggetto di un attento esame, al fine di garantire che il programma di cittadinanza per investimento possa essere allineato ai principi stabiliti dalla Corte.

Nel proprio comunicato, il governo ha riaffermato la volontà di difendere il programma, sostenendo che “le questioni di cittadinanza rientrano esclusivamente nell’ambito nazionale.”

L’amministrazione ha sottolineato che l’iniziativa ha generato oltre €1,4 miliardi (£1,1 miliardi) per Malta dal 2015.

“Il Governo di Malta è orgoglioso dei ricavi generati da questa iniziativa negli ultimi anni, che hanno permesso la creazione di un fondo nazionale di investimenti e risparmi a beneficio delle generazioni attuali e future,” si legge nel comunicato.

Nella sua sentenza, la Corte di giustizia europea ha sottolineato che gli stati membri non possono concedere la cittadinanza—conferendo così la cittadinanza europea—in cambio di pagamenti o investimenti prestabiliti, definendo queste pratiche assimilabili a una transazione commerciale per l’acquisizione della cittadinanza.

Sebbene le regole per la concessione della cittadinanza siano stabilite a livello nazionale, la Corte ha rilevato che il sistema maltese “mette a rischio la fiducia reciproca” tra gli stati membri dell’UE.

Il mancato rispetto della sentenza potrebbe comportare sanzioni finanziarie per Malta.

La decisione di martedì si discosta dal parere espresso lo scorso ottobre dall’allora Avvocato generale Anthony Collins.

Collins aveva suggerito che la Commissione non avesse dimostrato che il diritto dell’UE richiede un “legame effettivo” tra il richiedente la cittadinanza e lo stato che la conferisce, osservando che i singoli stati membri stabiliscono le proprie regole sulla cittadinanza—e, di conseguenza, su chi possa essere cittadino dell’UE.

La leadership maltese ha osservato che la sentenza “ha ignorato” la precedente raccomandazione dell’Avvocato generale.

I funzionari, inoltre, hanno sottolineato che Malta “non è l’unico stato membro a gestire programmi simili.”

Nel 2022, Malta ha sospeso il suo programma per i candidati russi e bielorussi in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e alle conseguenti misure europee contro persone legate al Cremlino.

L’Unione Europea ha più volte esortato gli stati membri a porre fine a tali pratiche, avvertendo che i programmi di cittadinanza per investitori rappresentano significativi rischi per la sicurezza, oltre al potenziale per riciclaggio di denaro, evasione fiscale e corruzione.

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