Sab. Giu 21st, 2025
La BBC ritira un documentario su Gaza per dubbi di imparzialità

La BBC ha annunciato la sua decisione di non trasmettere un documentario sui medici di Gaza, citando preoccupazioni di imparzialità relative alla produzione.

Commissionato dalla BBC ma prodotto in modo indipendente da Basement Films, “Gaza: Doctors Under Attack” era inizialmente previsto per un’uscita a febbraio. Tuttavia, non è ancora stato mostrato su nessuna piattaforma BBC.

In una dichiarazione ufficiale, la BBC ha riaffermato il suo impegno per una “copertura imparziale e corretta di tutti gli aspetti del conflitto mediorientale”.

BBC News ha contattato Basement Films per un commento. Il fondatore Ben de Pear ha precedentemente criticato la BBC, affermando che avevano “completamente fallito” e che i giornalisti stavano “essendo ostacolati e silenziati”.

La BBC ha trasferito la proprietà del film a Basement Films.

BBC News comprende che la decisione di archiviare il documentario è stata presa giovedì, in seguito ai commenti pubblici di De Pear allo Sheffield Documentary Festival e alla comparsa della regista Ramita Navai al programma Today di Radio 4 che discuteva del conflitto di Gaza.

Questo segue la precedente rimozione di un altro documentario su Gaza, “Gaza: How to Survive a Warzone”, da iPlayer dopo che è stato rivelato il legame del suo narratore tredicenne con un funzionario di Hamas. Questo precedente incidente contestualizza ulteriormente la situazione attuale.

“Gaza: Doctors Under Attack”, noto anche come “Gaza: Medics Under Fire”, descrive le esperienze dei professionisti medici palestinesi durante la guerra di Gaza. Il film è diretto da Karim Shah, Navai e De Pear, ex redattore di Channel 4 News.

Una dichiarazione di venerdì della BBC ha spiegato che, pur avendo commissionato il documentario oltre un anno fa, lo avevano sospeso ad aprile, in attesa di una revisione di un documentario separato su Gaza. La BBC ha dichiarato di aver “atteso i risultati pertinenti prima della trasmissione”, con l’obiettivo di condividere le storie dei medici attraverso i telegiornali pur rispettando gli standard di imparzialità.

Tuttavia, la BBC ha concluso che la trasmissione del materiale ora rischiava una percezione di parzialità, non all’altezza delle aspettative del pubblico. La dichiarazione ha chiarito che il documentario non aveva subito i processi di approvazione finale della BBC, sottolineando che qualsiasi trasmissione futura non sarebbe stata una produzione della BBC.

La BBC ha espresso rammarico per non essere riuscita a condividere le storie dei medici e ha ribadito il suo impegno per una copertura imparziale di Gaza.

De Pear, parlando a Sheffield prima della decisione, ha attribuito la decisione al Direttore Generale Tim Davie, sostenendo che le decisioni di Davie erano “guidate dalle PR” piuttosto che giornalistiche. Il rapporto di Broadcast descrive nel dettaglio le sue critiche.

La BBC ha respinto questa caratterizzazione, evidenziando la sua ampia copertura del conflitto, comprese indagini e documentari.

Figure di spicco, tra cui Susan Sarandon e Gary Lineker, hanno pubblicamente criticato la BBC, accusandola di censura. Una lettera aperta firmata da numerose figure culturali ha fatto eco a questi sentimenti.

La situazione si sviluppa in mezzo a segnalazioni di un’indagine interna su presunte intimidazioni.