Dom. Giu 8th, 2025
Il Sudafrica avvia un’inchiesta sulle persecuzioni dei crimini dell’era dell’apartheid

Il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha avviato un’inchiesta giudiziaria per esaminare le accuse di ingerenza politica nelle azioni giudiziarie riguardanti i crimini commessi durante l’era dell’apartheid.

Questo sviluppo arriva a trent’anni dalla fine dell’apartheid e segue la denuncia presentata da una coalizione di sopravvissuti e parenti delle vittime contro il governo, accusato di insufficiente progresso verso la giustizia.

Istituita nel 1996, la Commissione per la Verità e la Riconciliazione (TRC) ha documentato abusi sconcertanti, come omicidi e torture, avvenuti durante l’apartheid. Tuttavia, poche di queste rivelazioni hanno portato a procedimenti giudiziari formali.

In una dichiarazione della presidenza, è stata sottolineata la volontà di Ramaphosa di far luce sui fatti e di risolvere definitivamente la questione, mentre annunciava l’apertura dell’inchiesta.

L’indagine è il risultato di una trattativa legale in corso presso l’Alta Corte, che coinvolge 25 famiglie e sopravvissuti in cerca di risarcimenti.

I ricorrenti, che chiedono 9 milioni di dollari (6,8 milioni di sterline) di danni, sostengono che i governi post-apartheid che si sono succeduti non abbiano condotto indagini approfondite su queste atrocità storiche.

Tra coloro che partecipano c’è il figlio di Fort Calata, uno dei Cradock Four, attivisti anti-apartheid che furono uccisi e bruciati dalle forze di sicurezza nel 1985.

L’omicidio dei Cradock Four suscitò indignazione nazionale; sei ex agenti di polizia ammisero il proprio coinvolgimento davanti alla TRC, ma vennero negati loro l’amnistia e non furono mai perseguiti. Tutti e sei sono deceduti da allora.

Per anni, i critici hanno sollevato preoccupazioni su un presunto accordo segreto tra il governo dell’African National Congress (ANC) post-apartheid e il precedente regime, volto a prevenire azioni legali. L’ANC ha sempre respinto queste accuse.

Mercoledì, la presidenza ha ammesso che “le accuse di influenze improprie che hanno ritardato o ostacolato le indagini e l’azione penale sui crimini dell’epoca dell’apartheid sono persistite attraverso le amministrazioni precedenti”.

L’identità del presidente dell’inchiesta e il suo calendario saranno annunciati in seguito.

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