Il governo ha annunciato martedì che un numero maggiore di progetti di sviluppo abitativo in Inghilterra sarà esentato dalle normative che richiedono ai costruttori di migliorare gli habitat della fauna selvatica locale.
I ministri hanno riesaminato le regole sul Biodiversity Net Gain (BNG), che impongono agli sviluppatori di compensare qualsiasi perdita di natura derivante dai progetti di costruzione.
La decisione di ampliare la portata degli sviluppi esentati ha suscitato critiche da parte delle associazioni ambientaliste, che avvertono che ciò potrebbe ostacolare gli sforzi di recupero della natura.
Questi cambiamenti fanno parte di una più ampia revisione delle normative sulla pianificazione, che secondo il governo contribuirà a raggiungere il suo obiettivo di costruire 1,5 milioni di nuove case durante questa legislatura.
Le riforme sono state presentate dal Ministro di Stato per l’Edilizia Abitativa Matthew Pennycook come parte di uno sforzo per “far ripartire l’edilizia in Gran Bretagna”, comprendendo revisioni al National Planning Policy Framework.
“Non saranno esenti da critiche. Ma di fronte a una crisi abitativa che è diventata una vera emergenza in alcune parti della Gran Bretagna, agiremo laddove i governi precedenti hanno fallito”, ha affermato Pennycook.
Ulteriori riforme includono un approccio di “sì predefinito” alle domande di pianificazione vicino alle stazioni ferroviarie, potenzialmente includendo terreni della cintura verde, e un obbligo per le nuove costruzioni di incorporare elementi favorevoli alla natura come i mattoni per i rondoni a sostegno della fauna selvatica.
Il Biodiversity Net Gain, che richiede un aumento del 10% della biodiversità nei siti di sviluppo, è in vigore da meno di due anni.
Diverse organizzazioni ambientali hanno espresso congiuntamente preoccupazioni per la decisione del governo di indebolire l’impatto della politica.
Richard Benwell, CEO di Wildlife and Countryside Link, una coalizione di gruppi ambientalisti, ha avvertito che le revisioni rischiano di “svuotare una delle politiche di protezione della natura più importanti di una generazione”.
“È positivo che le esenzioni siano più ristrette di quanto originariamente proposto, ma questa è ancora una limitazione dei danni, non una leadership positiva per la natura”, ha aggiunto.
Al contrario, i critici del principio BNG hanno sostenuto che la politica può aumentare i costi e causare ritardi nel processo di pianificazione, in particolare per gli sviluppatori più piccoli, rendendo potenzialmente alcuni progetti non fattibili.
Rico Wojtulewicz della National Federation of Builders, ha affermato che la politica ha reso la costruzione “più difficile, più costosa e più complicata”.
Le modifiche alle regole sul Biodiversity Net Gain in Inghilterra esenteranno gli sviluppi su siti più piccoli di 2.000 mq, con l’obiettivo di facilitare la costruzione di case su appezzamenti più piccoli. Il governo stima che questo si applicherà a circa 12.500 case all’anno.
Proposte alternative durante la fase di consultazione avevano considerato l’esenzione di siti più grandi fino a 10.000 mq.
Parlando con la BBC, Craig Bennett, amministratore delegato dei Wildlife Trusts, ha accusato il governo di tentare di “usare la natura come capro espiatorio per un’economia fallimentare”.
“Il popolo britannico vuole vedere lo sviluppo per l’economia e per la natura allo stesso tempo eppure questo governo sembra intenzionato a contrapporli l’uno all’altro”, ha detto a BBC News.
Il governo ha anche annunciato piani per consultarsi sull’ampliamento delle esenzioni per i siti industriali abbandonati fino a 25.000 mq di dimensione e introdurrà misure per semplificare il processo per gli sviluppi di medie dimensioni al fine di realizzare miglioramenti naturalistici fuori sito.
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