La struttura organizzativa della Rugby Football Union (RFU) è finita sotto esame, con una revisione approfondita che ha pubblicato le sue prime conclusioni dopo oltre un anno di analisi dettagliata.
La revisione indipendente ha raccomandato l’abolizione del Consiglio della RFU, attualmente composto da 63 membri che rappresentano, tra gli altri, le contee inglesi, le forze armate e Oxbridge.
Operando su base volontaria, i membri del Consiglio ricevono rimborsi spese, oltre a biglietti e accoglienza gratuiti, mentre supervisionano il consiglio di amministrazione della RFU.
Investito di autorità regolamentare, il Consiglio esercita un’influenza significativa su questioni chiave, inclusa la gestione della Premiership e dei club d’élite.
Le riforme proposte suggeriscono di sciogliere completamente il Consiglio o di sostituirlo con un ridotto gruppo di consiglieri nominati.
“Capisco che questa raccomandazione possa essere impopolare tra alcuni membri attuali del Consiglio”, ha osservato Ed Warner, co-autore della revisione.
“Tuttavia, credo che la logica di una struttura più snella, che dia maggiori responsabilità al rugby di comunità, alla fine riceverà un ampio sostegno.”
Warner ha inoltre descritto il modello di governance attuale della RFU come “chiaramente obsoleto e inadatto alle esigenze odierne”.
In passato il Consiglio rappresentava anche gli interessi degli arbitri, dei giocatori, della Premiership, Championship e delle divisioni della National League.
“Queste proposte rappresentano trasformazioni significative nel modo in cui dobbiamo strutturarci per governare questo sport,” ha commentato l’amministratore delegato della RFU Bill Sweeney durante la discussione della revisione, ancora riservata.
La revisione ha evidenziato un sistema decisionale complicato e lento, una comunicazione inefficace e una burocrazia onerosa che sottrae tempo ai volontari della base.
Sweeney, che ha resistito a un tentativo di estromissione a marzo, ha espresso pubblicamente il suo appoggio a una maggiore autonomia per il rugby di comunità a livello regionale.
Dopo un periodo di consultazione, che si concluderà alla fine di giugno, si prevede che le raccomandazioni definitive saranno presentate al Consiglio in autunno. In quel momento, il Consiglio potrebbe votare per approvare tali cambiamenti, aprendo potenzialmente la strada alla graduale rimozione dei privilegi e dei benefici attuali.
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