Mentre il Regno Unito si prepara a quella che viene definita una “mini-ondata di calore”, le condizioni più calde sono destinate a favorire non solo le persone ma anche il mondo naturale.
Questa ondata di calore dovrebbe rinvigorire temporaneamente la natura, con il ritorno stagionale degli uccelli migratori e le prime farfalle che iniziano ad emergere.
Secondo il British Trust for Ornithology (BTO), una sequenza di inverni più miti e primavere sempre più piovose continua a influenzare le dinamiche della fauna selvatica in tutto il Regno Unito.
Sebbene gli esperti affermino che un breve periodo di calore avrà un impatto limitato a lungo termine, offre agli appassionati della natura un’opportunità ideale per osservare i cambiamenti stagionali.
“Il bel tempo ci incoraggia a trascorrere più tempo all’aperto e a goderci il culmine del coro dell’alba, che si vive meglio nelle mattine calme e calde,” spiega Jon Carter del BTO.
Il Met Office riferisce che un breve periodo caldo alla fine di aprile è generalmente positivo per la fauna selvatica, ed è improbabile che influisca in modo significativo su stagni e altri corpi idrici.
“Il cambiamento climatico sta già influenzando notevolmente la fauna selvatica, ma un aumento temporaneo delle temperature come questo è un bonus stagionale,” afferma Grahame Madge del Met Office.
Alcuni animali rispondono rapidamente al calore primaverile, quindi si prevede che gli spazi verdi locali saranno colmi di attività nella settimana a venire.
Sia le farfalle che gli uccelli saranno probabilmente particolarmente visibili, aggiunge il signor Madge.
Le ricerche indicano che temperature più alte possono indurre gli uccelli a nidificare prima e ridurre i tempi di incubazione dei loro piccoli.
Specie migratorie, come le rondini e i rondoni – che tornano per approfittare degli insetti abbondanti – potrebbero arrivare in Gran Bretagna prima del previsto. In particolare, una rondine è stata avvistata nell’Inghilterra meridionale prima di marzo quest’anno, secondo il Met Office.
Il clima più caldo incoraggia anche l’attività delle farfalle, talvolta inducendo i vanessa atalanta, un tempo esclusivamente migratori, a emergere prima.
Le farfalle occhi di pavone e vanessa io sono tra le prime a comparire, con altre specie attese con il progredire della primavera.
Questo periodo segna anche la ricomparsa delle libellule.
Uccelli rari, come il vivace gruccione europeo — ora osservato nidificare nel Regno Unito — potrebbero anche essere avvistati dagli osservatori esperti di fauna selvatica.
Le organizzazioni ambientaliste incoraggiano a godere della natura in modo responsabile, sottolineando il rischio aumentato di incendi nelle attuali condizioni di siccità.
Oliver Fry del Surrey Wildlife Trust osserva che le brughiere del Surrey sono particolarmente a rischio, paragonando la siccità del paesaggio a una “polveriera.”
Queste brughiere, circondate da ginestra e erica, ospitano specie rare come le lucertole di sabbia, le allodole di bosco e la farfalla argus blu.
All’inizio del mese, i conservazionisti hanno avvertito che alcune delle specie più rare del Regno Unito sono gravemente a rischio a causa di un aumento degli incendi gravi nelle praterie.
Anne McCall, direttrice di RSPB Scotland, afferma che il cambiamento climatico sta alimentando incendi boschivi più frequenti e intensi, specialmente nei mesi primaverili.
“Gli incendi distruggono più della sola vegetazione,” sottolinea. “Questo è un periodo fondamentale per la fauna selvatica autoctona, con molti uccelli che nidificano e anfibi e rettili che emergono dall’inverno e iniziano a riprodursi.”
Lungo la costa, gli esperti hanno riportato un aumento degli avvistamenti di balene e delfini vicino alle coste del Regno Unito, un fenomeno probabilmente collegato al riscaldamento dei mari e a cambiamenti climatici più ampi.
“Incontrare balene e delfini è sempre emozionante, ma vedere più esemplari e specie più rare attorno alla costa britannica potrebbe segnalare sconvolgimenti più profondi,” afferma Danny Groves di Whale and Dolphin Conservation.
Egli osserva che le ondate di calore e l’aumento delle temperature marine stanno costringendo alcune specie di balene a spingersi molto oltre i loro areali abituali in una lotta per la sopravvivenza.
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