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I tifosi del Crystal Palace protestano a Selhurst Park per la loro retrocessione in Uefa Conference League
I sostenitori del Crystal Palace hanno espresso il loro malcontento per la decisione della UEFA di retrocedere il club in Europa Conference League.
Martedì, centinaia di tifosi hanno marciato verso Selhurst Park, lo stadio di casa del club, sventolando striscioni e cantando per protestare contro l’organo di governo del calcio europeo.
Le Eagles, inizialmente destinate a partecipare all’Europa League dopo aver ottenuto una vittoria nella FA Cup a maggio—il loro primo trofeo importante—sono state retrocesse a causa di violazioni delle normative sulla proprietà multi-club.
L’uomo d’affari americano John Textor detiene una partecipazione nel Crystal Palace ed è anche il proprietario di maggioranza del club francese Lione, che si è anch’esso qualificato per l’Europa League.
I regolamenti UEFA stabiliscono che i club sotto la stessa proprietà, oltre una certa soglia di influenza, non possono competere nella stessa competizione europea.
Le linee guida della UEFA hanno stabilito una scadenza del 1° marzo 2025 affinché i club dimostrassero la ristrutturazione per affrontare i problemi di proprietà multi-club, una scadenza che il Palace non è riuscito a rispettare.
Secondo quanto riferito, Textor è in procinto di cedere la sua partecipazione nel Crystal Palace al proprietario dei New York Jets, Woody Johnson.
Il Nottingham Forest, che ha concluso la precedente stagione di Premier League al settimo posto, è pronto a prendere il posto del Palace in Europa League.
Si prevede che il Palace farà appello contro la decisione al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS).
“In definitiva, è un’ingiustizia derivante da errori amministrativi. Ci siamo guadagnati la qualificazione”, ha dichiarato Nick Philpot del podcast Red and Blue Review durante la dimostrazione.
“Dopo aver vinto la coppa, il nostro ingresso dovrebbe essere garantito senza alcuna riserva.
“L’intero club e la sua fanbase vengono ingiustamente penalizzati. Quale logica lo giustifica?”
La scorsa settimana, il presidente del Crystal Palace, Steve Parish, ha definito la decisione “una battuta d’arresto per il calcio” e “una significativa ingiustizia”.
“Siamo stati esclusi da una competizione europea a causa di una banale tecnicità”, ha affermato. “I sostenitori di ogni club dovrebbero esprimere la loro solidarietà con noi.”
La UEFA è stata contattata per un commento sulla questione.
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