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Ghislaine Maxwell, la complice condannata del molestatore sessuale Jeffrey Epstein, è stata trasferita da una prigione della Florida a una struttura di minima sicurezza in Texas, come confermato dalle autorità.
La mossa arriva mentre Maxwell, che sta scontando una pena di 20 anni per traffico sessuale, ha presentato una petizione alla Corte Suprema per ribaltare la sua condanna e contemporaneamente ha chiesto la grazia all’ex presidente Donald Trump.
All’inizio di luglio, Maxwell ha tenuto due incontri con il vice procuratore generale degli Stati Uniti, i cui dettagli rimangono non divulgati.
Maxwell è stata al centro dell’attenzione per quanto riguarda la gestione dei file di Epstein da parte dell’amministrazione Trump, e le ragioni del suo trasferimento dalla prigione della Florida non sono attualmente chiare.
Sebbene siano circolate speculazioni riguardo a una potenziale grazia da parte di Mr. Trump, la Casa Bianca ha precedentemente dichiarato che “non viene concessa né discussa alcuna clemenza”.
La BBC ha contattato la Casa Bianca per un commento sul trasferimento di Maxwell in Texas.
“Possiamo confermare che Ghislaine Maxwell è in custodia del Federal Bureau of Prisons presso il Federal Prison Camp (FPC) Bryan a Bryan, Texas”, ha dichiarato il BOP in un comunicato venerdì.
L’avvocato di Maxwell, David Oscar Markus, ha riconosciuto il trasferimento ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.
In una dichiarazione, la famiglia della defunta Virginia Giuffre – una delle vittime di Jeffrey Epstein – ha espresso il proprio “orrore e disgusto” per quello che hanno definito il “trattamento preferenziale” riservato a Ghislaine Maxwell.
Hanno inoltre condannato la mossa, affermando che è stata fatta “senza alcuna notifica alle vittime di Maxwell”.
“Questo è il sistema giudiziario che sta deludendo le vittime proprio davanti ai nostri occhi”, continua la dichiarazione. “L’opinione pubblica americana dovrebbe essere indignata per il trattamento speciale riservato a una pedofila e a una molestatrice sessuale di minori accusata penalmente.”
La struttura, FPC Bryant, si trova a circa 160 km da Austin, la capitale dello stato del Texas.
Similmente ad altri campi di prigionia federali, i detenuti all’FPC Bryant risiedono in dormitori, con un rapporto personale-detenuti inferiore rispetto alle prigioni federali di maggiore sicurezza. Ospita principalmente detenuti che stanno scontando pene per reati non violenti e crimini dei colletti bianchi.
In particolare, anche l’ex CEO di Theranos, Elizabeth Holmes, che sta scontando una pena detentiva di 11 anni in seguito alla sua condanna nel 2022 per aver frodato gli investitori nella sua start-up di analisi del sangue, è ospitata tra le circa 650 detenute nella struttura.
Al contrario, l’FCI Tallahassee, la struttura in cui Maxwell era precedentemente incarcerata in Florida, ospita oltre 800 detenuti, comprendenti sia uomini che donne. Entrambe le strutture sono ufficialmente designate come prigioni federali a “bassa sicurezza”.
Sebbene sia mantenuta una rigida disciplina e tutti i prigionieri siano tenuti a lavorare, i detenuti hanno anche accesso a corsi di lingue straniere e di economia, attività ricreative, televisione e servizi religiosi.
Il contatto con i membri della famiglia è consentito tramite videochiamate e i detenuti possono ricevere visitatori durante i fine settimana e i giorni festivi, secondo un manuale della prigione reso disponibile online dalle autorità.
Meno di una settimana prima, il team legale di Maxwell aveva indicato la sua volontà di testimoniare davanti al Congresso riguardo alla sua conoscenza del caso, a condizione che le fossero concesse rigide protezioni legali.
Tuttavia, venerdì, la deposizione programmata per l’11 agosto è stata rinviata a tempo indeterminato, come annunciato dal presidente della House Oversight Committee.
Il rappresentante James Comer ha affermato che, sebbene la commissione fosse “disposta a continuare a impegnarsi in negoziati in buona fede”, non le concederebbe l’immunità congressuale né fornirebbe domande in anticipo, due condizioni previste dagli avvocati di Maxwell.
All’inizio di luglio, ha partecipato a due incontri con il vice procuratore generale degli Stati Uniti Todd Blanche, il quale ha dichiarato la sua intenzione di esplorare se potesse fornire ulteriori informazioni su altri individui potenzialmente aiutati da Epstein nell’abusare sessualmente di ragazze.
Dopo gli incontri, ha indicato che avrebbe divulgato le sue scoperte in un “momento appropriato”. L’avvocato di Maxwell ha affermato che lei non ha fatto promesse né cercato nulla in cambio.
La pressione è aumentata sul presidente Trump affinché rilasci ulteriori file relativi al caso Epstein, un impegno che ha ripetutamente preso durante la sua campagna elettorale l’anno scorso.
Il presidente Trump ha invece accusato i rivali politici di sfruttare il caso per distogliere l’attenzione dai suoi risultati da quando è tornato in carica.
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