Gio. Lug 17th, 2025
Faisal Islam: L’inflazione getta un’ombra sulla prossima decisione sui tassi di interesse

Sebbene l’economia abbia mostrato una forza iniziale quest’anno, mercoledì ha portato un’altra sgradita sorpresa per gli operatori di mercato.

Dopo un rallentamento a maggio, l’inflazione ha accelerato oltre i livelli previsti. Le proiezioni suggeriscono che rimarrà significativamente al di sopra dell’obiettivo della Banca d’Inghilterra fino all’autunno.

Per i consumatori, già gravati da anni di prezzi elevati e da un recente aumento dei costi alimentari, quest’ultimo dato conferma le continue sfide della vita quotidiana.

Ad aumentare la complessità, e cosa importante per molti, l’aumento dell’inflazione complica i tagli dei tassi di interesse pianificati dalla Banca d’Inghilterra.

Gli investitori avevano ampiamente previsto una riduzione del tasso dall’attuale 4,25% ad agosto.

Tuttavia, è ora palpabile un rinnovato senso di cautela.

L’economista Andrew Sentance, un ex responsabile dei tassi presso la Banca, ha persino affermato che tagliare i tassi di interesse il mese prossimo sarebbe “irresponsabile”.

Permangono le aspettative che il taglio di agosto e una successiva riduzione nel corso dell’anno procederanno.

Tuttavia, la Banca dovrà giustificare la sua decisione di guardare oltre l’attuale impennata inflazionistica, concentrandosi sull’anticipato ritorno all’obiettivo del 2% il prossimo anno.

Questa situazione riapre interrogativi sulla potenziale suscettibilità del Regno Unito all’inflazione rispetto ad altre nazioni, possibilmente a causa del trasferimento dell’aumento dei costi salariali e fiscali in prezzi più alti.

L’indebolimento del mercato del lavoro gioca anche un ruolo in queste deliberazioni. Gli ultimi dati sull’occupazione sono programmati per essere rilasciati giovedì.

Se questi dati confermassero un continuo calo delle offerte di lavoro, come previsto, rafforzerebbe l’argomentazione a favore di procedere con un taglio dei tassi. Bloomberg prevede un tasso di disoccupazione del 4,9%, in aumento rispetto al 4,6% riportato il mese scorso.

Come sempre, è fondamentale mantenere una prospettiva quando si interpretano questi dati.

Mentre altre importanti economie non hanno subito simili rimbalzi dell’inflazione – l’ultimo tasso di inflazione della zona euro è di solo il 2% – gli attuali livelli di inflazione rimangono ben al di sotto dei picchi osservati durante la crisi energetica e si prevede che diminuiranno con il calo dei prezzi dell’energia in autunno.

La crescita economica sta innegabilmente rallentando, ma la nazione non è attualmente in recessione e i recenti dati sull’attività suggeriscono una ripresa in alcuni settori.

Il Cancelliere esorta il settore finanziario a rimodellare la narrazione sugli investimenti dei consumatori per favorire la crescita.

Andrew Bailey informa il The Times di ritenere che “il percorso sia in discesa” per i tassi di interesse.

Un aumento dei prestiti non è una soluzione sostenibile a lungo termine per affrontare le crescenti pressioni di spesa quotidiane.

L’economia si è contratta a maggio per il secondo mese consecutivo, intensificando la pressione sul Cancelliere.

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