Ven. Giu 13th, 2025
Elezioni in Romania: una svolta lontano dall’Europa?

Le elezioni presidenziali rumene, annullate alla fine dell’anno scorso a causa di presunte interferenze russe, hanno impedito a un teorico del complotto di estrema destra di assumere la carica. Questo risultato ha portato sollievo a molti, mentre altri hanno protestato per la percepita privazione del diritto di voto.

Sei mesi dopo, un altro candidato di estrema destra ed euroscettico, George Simion, si contende la presidenza. Dopo aver ottenuto una vittoria sostanziale al primo turno, ora affronta Nicușor Dan, il sindaco liberale di Bucarest.

Questa elezione potrebbe spostare significativamente la Romania, membro della NATO e dell’UE, lontano dalla corrente principale europea. Entrambi i candidati hanno espresso il loro voto, con Simion che ha sottolineato un futuro “deciso dai rumeni, per i rumeni e per la Romania”, mentre Dan ha sostenuto la “collaborazione con i nostri partner europei”.

La competizione rimane incredibilmente serrata. Nella contea di Teleorman, una regione tradizionalmente socialdemocratica, Simion ha ottenuto il 57% dei voti al primo turno, evidenziando l’ampio appeal della sua piattaforma.

Una visita a Teleorman rivela una mancanza di campagne politiche palesi; tuttavia, i social media mostrano un discorso politico prevalente. Un recente video virale, con immagini tradizionali e lo slogan “Io scelgo la Romania”, racchiude l’appeal di Simion.

Felicia Alexandru di Aperio Intelligence attribuisce il successo iniziale di Simion a un diffuso sentimento “anti-sistema, anti-mainstream”. Decenni di dominio degli stessi partiti politici hanno alimentato la frustrazione per la corruzione e l’inefficacia di governo.

Questo voto di protesta trascende le linee socioeconomiche. Petre Filip, proprietario del caseificio Comalat, un’azienda notevolmente potenziata dai finanziamenti dell’UE, sostiene apertamente Simion, riflettendo un sentimento più ampio tra i suoi dipendenti.

La piattaforma di Simion, che ricorda “Make America Great Again”, dà priorità agli interessi nazionali rispetto alla collaborazione internazionale. Pur condannando le azioni di Putin in Ucraina, ha anche promesso di porre fine all’assistenza militare a Kiev, suscitando preoccupazioni sul futuro delle esportazioni di grano ucraino attraverso la Romania.

La sua retorica controversa, compresa la sua espulsione dall’Ucraina e dalla Moldova per rivendicazioni territoriali, e le recenti offese rivolte al suo avversario e al presidente Macron, hanno attirato critiche. Anche sostenitori come Filip esprimono preoccupazioni sull’impulsività di Simion.

A Roșiori de Vede, Roxana, una proprietaria di fabbrica, evidenzia le ansie tra i clienti internazionali riguardo alla potenziale presidenza di Simion e alle sue implicazioni per le relazioni commerciali. Ha intenzione di votare per Dan, sottolineando la sua competenza e contrapponendo il suo comportamento allo stile aggressivo di Simion.

Roxana e la sua amica Andrea fanno attivamente campagna per Dan, evidenziando il netto contrasto tra l’approccio misurato di Dan e la retorica infiammatoria di Simion. Esprimono preoccupazione per l’appeal di Simion, in particolare la sua promessa di sconvolgere il sistema politico esistente.

La posizione pro-UE e pro-NATO di Dan e l’enfasi sull’onestà offrono un netto contrasto con il nazionalismo di Simion. Una vittoria di Simion potrebbe anche portare al potere Calin Georgescu, una figura accusata di interferenze russe, come primo ministro, alimentando ulteriormente l’instabilità.

L’esito rimane incerto, con il potenziale di significative conseguenze politiche ed economiche a seconda che Simion mantenga la sua attuale traiettoria o moderi il suo approccio.

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