Gli organizzatori di un festival musicale italiano hanno cancellato un concerto con il direttore d’orchestra russo Valery Gergiev a seguito delle continue critiche da parte degli oppositori del Cremlino e dei difensori dei diritti umani.
Gergiev, noto per essere un alleato del presidente Putin, avrebbe dovuto dirigere un’orchestra italiana, accompagnata da solisti del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, in una performance che si sarebbe tenuta in un’ex reggia vicino a Napoli alla fine di questo mese.
Dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, il 72enne ha subito divieti di esibirsi sui palcoscenici occidentali, in gran parte a causa del suo rifiuto di condannare il conflitto.
Il ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli ha definito la cancellazione da parte degli organizzatori del festival Un’Estate da RE “buon senso”, sottolineando la protezione dei “valori del mondo libero”.
La Reggia di Caserta non ha fornito una spiegazione ufficiale per la cancellazione del concerto del 27 luglio, che faceva parte del programma musicale più ampio.
In precedenza, l’Ucraina aveva esortato gli organizzatori a ritirare l’esibizione di Gergiev, denunciandolo come “megafono di Putin” e sostenendo che non dovrebbe essere accolto “finché le forze russe continuano a commettere atrocità”.
Yulia Navalnaya, vedova del defunto leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, ha risposto alla cancellazione su X, definendola “una buona notizia”.
Ha affermato: “Nessun artista che sostenga l’attuale dittatura in Russia dovrebbe essere accolto in Europa”.
Al contrario, l’ambasciatore russo in Italia ha definito la decisione una “situazione scandalosa”, inquadrandola come parte di una “politica di ‘cancellazione’ della cultura russa”.
Prima dell’invasione dell’Ucraina, Gergiev, che è direttore dei teatri statali russi Bolshoi e Mariinsky, si esibiva frequentemente nei principali teatri occidentali.
Successivamente, istituzioni come il Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Filarmonica di Monaco e la Carnegie Hall di New York hanno interrotto i rapporti con lui.
La controversia sull’apparizione programmata di Gergiev è sorta nel contesto dell’ospitalità italiana ai capi di stato europei, riuniti per riaffermare il sostegno all’Ucraina e discutere la ricostruzione post-bellica del paese.
Mentre il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha costantemente criticato Vladimir Putin, il suo ministero della Cultura è stato tra i sostenitori del festival Un’Estate da RE.
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