Dom. Giu 8th, 2025
Annullamento di un grande parco eolico ostacola gli obiettivi di energia pulita

La cancellazione da parte di Orsted del progetto del parco eolico offshore Hornsea 4 rappresenta un significativo colpo agli obiettivi di energia pulita del governo britannico. Questo progetto da 2,4 GW, in grado di alimentare oltre un milione di case, è stato giudicato economicamente non fattibile dal gigante energetico danese, nonostante un accordo di acquisto di energia di 15 anni con il governo britannico.

Questo segue una decisione simile di Vattenfall, che ha interrotto lo sviluppo di un parco eolico da 1,4 GW al largo del Norfolk, citando l’aumento dei costi. Mentre RWE ha acquisito e prevede di procedere con il progetto di Norfolk, le sfide affrontate dagli sviluppatori offshore sollevano seri interrogativi sulla fattibilità dell’ambizioso obiettivo di energia pulita del governo per il 2030.

Il governo riconosce l’impatto dell’inflazione globale e dei problemi della catena di approvvigionamento. Tuttavia, per raggiungere il proprio obiettivo di aumentare la produzione di energia pulita dal 50% al 95% entro il 2030, è necessario triplicare la capacità eolica offshore ed espandere significativamente l’energia solare ed eolica onshore, secondo le stime di Aurora Energy. Ciò richiede sostanziali aggiornamenti della rete, comprese centinaia di miglia di nuove linee elettriche.

La tempistica ambiziosa si scontra con l’opposizione delle comunità locali preoccupate per le nuove infrastrutture energetiche e lo scetticismo di esperti del settore, tra cui economisti di spicco come Dieter Helm, che considera irrealistico l’obiettivo del 2030. Mentre Chris Stark, responsabile della missione Clean Power 2030, riconosce la significativa sfida, sostiene che rimane raggiungibile con uno “sforzo erculeo”.

Il Segretario all’Energia Ed Miliband difende l’ambizione del piano, sottolineando la sua importanza per ridurre le bollette energetiche, affrontare i cambiamenti climatici e migliorare la sicurezza energetica. Il governo rimane impegnato nei suoi obiettivi di energia pulita, esprimendo l’intenzione di lavorare con Orsted per rilanciare il progetto Hornsea 4 e sottolineando la continua fattibilità della sua missione complessiva di energia pulita.

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Il parco solare da 800 milioni di sterline coprirebbe 1.000 ettari di campagna di Oxford.

Si spera che il grande progetto contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio di oltre 1.000 tonnellate all’anno.

Marie e Simon Haythornthwaite stanno cercando di recuperare 1.700 sterline dalla società di energia solare Fusion8 Ltd.

Il governo afferma che i risultati, mostrati su una mappa open source, presentano un quadro preoccupante.

Il sito vicino a Howden coprirà 3.155 acri e genererà abbastanza elettricità per alimentare 100.000 case.

Annullamento di un grande parco eolico ostacola gli obiettivi di energia pulita

Orsted, azienda energetica danese, ha cancellato i piani per il parco eolico offshore Hornsea 4 al largo della costa dell’East Yorkshire, un significativo ostacolo agli obiettivi di energia pulita del governo britannico.

Questo progetto, con una potenziale capacità di 2,4 GW, sarebbe stato uno dei più grandi parchi eolici offshore al mondo, in grado di alimentare oltre un milione di case. Orsted ha citato l’insostenibilità economica, nonostante un accordo di acquisto di energia di 15 anni con il governo britannico.

Il settore eolico offshore del Regno Unito ha registrato un aumento dei costi, un fatto riconosciuto dal governo. Un portavoce del Dipartimento per la sicurezza energetica e lo zero netto (DESNZ) lo ha attribuito all’inflazione globale e ai problemi della catena di approvvigionamento.

Questa cancellazione segue la sospensione a luglio 2023 da parte di Vattenfall di un progetto di parco eolico di 1,4 GW nel Norfolk, anch’esso a causa dell’aumento dei costi. Tuttavia, quel progetto è stato successivamente acquisito da RWE e rimane in fase di sviluppo.

Queste sfide sollevano serie questioni sulla fattibilità dell’obiettivo del governo laburista “Energia pulita entro il 2030”, una delle sue cinque missioni principali. Attualmente, eolico, solare, nucleare e biomassa forniscono poco più della metà dell’elettricità del Regno Unito. Il governo mira ad aumentare questa percentuale al 95% entro cinque anni.

Per raggiungere questo obiettivo, è necessario triplicare la capacità eolica offshore e raddoppiare l’energia solare ed eolica onshore, secondo le stime di Aurora Energy. È inoltre necessario un sostanziale aggiornamento della rete, compresi 620 miglia di nuove linee elettriche e sottostazioni.

Questo ambizioso piano si scontra con l’opposizione delle comunità locali preoccupate per le nuove infrastrutture energetiche. Esperti del settore e partiti di opposizione mettono in discussione la raggiungibilità dell’obiettivo del 2030.

Il professor Dieter Helm dell’Università di Oxford evidenzia la quasi impossibilità di uno sviluppo infrastrutturale così rapido. Chris Stark, responsabile della missione Clean Power 2030, riconosce la difficoltà ma ritiene che sia raggiungibile con uno sforzo significativo.

Il Segretario all’Energia Ed Miliband difende il piano come essenziale per ridurre le bollette energetiche, affrontare i cambiamenti climatici e garantire la sicurezza energetica. Il governo intende collaborare con Orsted per rilanciare Hornsea 4 e mantiene la fiducia nel raggiungimento della sua missione di energia pulita.

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Il progetto Cotesbach Landfill Gas, vicino a Rugby, intrappola il metano e lo utilizza per generare energia verde.

Il parco solare da 800 milioni di sterline coprirebbe 1.000 ettari di campagna di Oxford.

Si spera che il grande progetto contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio di oltre 1.000 tonnellate all’anno.

Marie e Simon Haythornthwaite stanno cercando di recuperare 1.700 sterline dalla società di energia solare Fusion8 Ltd.

Il governo afferma che i risultati, mostrati su una mappa open source, presentano un quadro preoccupante.