Mer. Giu 25th, 2025
Altro Generale Iraniano Ucciso in un Attacco Israeliano

BAKU /Trend/ – Il 23 giugno, in seguito a un attacco israeliano a Teheran, è stato ucciso il generale Mohammad Taghi Yousefvand, comandante dell’unità di sicurezza dell’Organizzazione Basij.

Questo è stato riportato martedì da Trend, citando il quartier generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) nel Lorestan.

Secondo i rapporti, il generale iraniano è perito in seguito ai raid aerei israeliani che hanno preso di mira diversi distretti di Teheran.

In precedenza, il 13 giugno, Israele ha lanciato attacchi aerei contro l’Iran, causando significative perdite militari. Tra i morti c’erano il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane Mohammad Bagheri, il Comandante in Capo dell’IRGC Hossein Salami, due comandanti del quartier generale di Khatam al-Anbiya – Gholamali Rashid e Ali Shadmani, il Comandante dell’Aeronautica militare dell’IRGC Amir Ali Hajizadeh, nove scienziati nucleari e altro personale.

In rappresaglia, l’Iran ha lanciato oltre 150 missili balistici e 100 droni su Tel Aviv e altre aree israeliane, causando vittime civili e danni sostanziali.

Il 22 giugno, l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti ha condotto attacchi contro le strutture nucleari iraniane, distruggendole secondo quanto riferito.

“Abbiamo concluso il nostro attacco di grande successo su tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordo, Natanz e Isfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. L’intero carico di bombe è stato sganciato sulla struttura principale di Fordo. Tutti gli aerei stanno tornando a casa sani e salvi”, ha pubblicato sui social media il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Nella serata del 23 giugno, l’Iran ha lanciato attacchi aerei contro una base militare statunitense in Qatar.

Il 24 giugno è stato annunciato un cessate il fuoco, mediato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Anche il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano ha rilasciato una dichiarazione che conferma la cessazione delle ostilità.

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