Il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha espresso un forte sostegno a un potenziale programma di mobilità giovanile come parte di un nuovo accordo tra Regno Unito e UE.
In un’intervista a The Times, in vista di un importante vertice di lunedì, ha sottolineato che questo non ripristinerebbe la libera circolazione pre-Brexit.
Sir Keir ha proposto un accordo reciproco, che permetta ai giovani di vivere e lavorare all’estero per un massimo di due anni. Tuttavia, i dettagli relativi ai limiti di età e alle possibili quote rimangono irrisolti.
La leader conservatrice Kemi Badenoch ha criticato il potenziale schema come “libera circolazione dalla porta di servizio”, un sentimento riecheggiato dal vice leader di Reform UK, Richard Tice, che lo ha definito un piano scivoloso verso la piena mobilità europea.
Sir Keir ha controbattuto queste affermazioni, ribadendo l’impegno del Labour alla posizione del suo manifesto contro la libera circolazione senza restrizioni, differenziandola da un programma di mobilità giovanile limitato.
Si prevede un accordo nel vertice di lunedì a Lancaster House, sebbene Laura Kuenssberg della BBC riferisca che sarà un accordo di principio, non un accordo definitivo. Le discussioni si concentrano sulla durata del soggiorno, con l’UE che sostiene quattro anni e il Regno Unito che suggerisce un limite di uno o due anni.
In commenti recenti, Sir Keir ha affermato che un rafforzamento della partnership tra Regno Unito e UE avvantaggerebbe i posti di lavoro, le finanze delle famiglie e la sicurezza delle frontiere. Ha sottolineato gli esistenti programmi reciproci di mobilità giovanile con paesi come l’Australia come modello.
Il Regno Unito offre attualmente visti ai giovani di diverse nazioni extra-UE, con quote e processi di candidatura variabili. Il precedente governo conservatore ha respinto un’offerta simile dell’UE dopo la Brexit.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha espresso il suo sostegno a un programma di mobilità giovanile, sottolineandone i potenziali benefici economici per Londra. Anche i Liberal Democratici hanno espresso la loro approvazione. Il ministro per le relazioni europee del Regno Unito, Nick Thomas-Symonds, ha confermato la considerazione da parte del governo di tale schema, subordinatamente al mantenimento di linee guida politiche chiave.
È stata affrontata la questione della potenziale riadesione al programma di scambio studenti Erasmus, con Thomas-Symonds che ha dichiarato che non ci sono piani attuali ma apertura a future proposte dell’UE. Le università e gli studenti hanno notato gli impatti negativi della Brexit sull’attrattività degli studi nel Regno Unito, con l’aumento delle tasse e la riduzione dell’accesso ai prestiti per gli studenti dell’UE.
Oltre alla mobilità giovanile, al vertice saranno discussi temi come i diritti di pesca. Sir Keir ha sottolineato l’importanza dei colloqui per migliorare la prosperità britannica, concentrandosi sui vantaggi concreti per il benessere dei cittadini e la sicurezza economica.