I visitatori dell’iconica Fontana di Trevi a Roma dovranno presto affrontare un biglietto d’ingresso di 2 € (circa 1,75 £ o 2,34 $) per un accesso più ravvicinato al monumento.
La nuova misura, che creerà una barriera per la visione del famoso monumento barocco, dovrebbe entrare in vigore il 1° febbraio 2026.
Mentre le monete gettate nella fontana vengono tradizionalmente donate in beneficenza, le entrate derivanti dal biglietto d’ingresso saranno destinate all’autorità comunale per la manutenzione e la gestione dei visitatori. La città prevede di generare 6,5 milioni di euro all’anno solo dalla Fontana di Trevi.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, annunciando l’iniziativa venerdì, ha dichiarato tramite Reuters che “due euro non sono molti… e porteranno a flussi turistici meno caotici”.
Il prelievo sulla Fontana di Trevi fa parte di un nuovo sistema tariffario più ampio che interessa vari musei e monumenti della capitale italiana.
Diversi siti che attualmente richiedono biglietti d’ingresso diventeranno gratuiti per i residenti di Roma, inclusa l’Area Sacra di Largo Argentina.
Al contrario, i turisti e i non residenti dovranno pagare per l’accesso alla Fontana di Trevi e ad altre cinque attrazioni, come il Museo Napoleonico.
Saranno esentati dalle tariffe i bambini di età inferiore ai cinque anni, nonché le persone con disabilità e un accompagnatore.
I visitatori potranno comunque ammirare la Fontana di Trevi, progettata dall’architetto italiano Nicola Salvi nel XVIII secolo, gratuitamente da lontano.
Il sito attualmente attira una media di 30.000 visitatori al giorno, secondo il Comune di Roma.
A seguito dei lavori di restauro completati l’anno scorso, il sindaco Gualtieri ha implementato un sistema di code per mitigare il sovraffollamento intorno al famoso monumento.
L’accesso è attualmente limitato a 400 persone in un dato momento.
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