L’ottimo risultato del partito Reform nelle elezioni locali di giovedì è innegabile. Il partito ha ottenuto il maggior numero di voti, seggi e il controllo complessivo nella maggior parte dei consigli.
Sebbene la loro quota di voti nei 23 consigli partecipanti abbia raggiunto solo il 31%, rimanendo al di sotto della maggioranza, le loro prestazioni hanno superato di gran lunga quelle dei partiti affermati.
Reform ha ottenuto il 31% dei voti, considerevolmente più dei Conservatori al 23%, dei Liberal Democratici al 17% e del Labour al 14% nelle aree che hanno votato giovedì.
Questo contrasta nettamente con il loro risultato delle elezioni generali del 2024: il 14% dei voti e solo 5 seggi su 650 a Westminster. Tuttavia, la loro posizione di leadership in queste elezioni locali si è rivelata vantaggiosa con il sistema maggioritario.
Reform ha ottenuto 677 seggi nei consigli – il 41% di quelli contestati – un vantaggio di 10 punti rispetto alla loro quota di voti, evidenziando sia l’impatto del sistema elettorale sia la capacità del partito di concentrare i voti. Questo ha portato al controllo di ben 10 consigli, un’impresa che supera persino il picco di popolarità dell’UKIP prima delle elezioni generali del 2015.
Esempi illustrativi includono Staffordshire (72% dei seggi sul 41% dei voti), Kent (70% dei seggi sul 37% dei voti) e Derbyshire (66% dei seggi sul 37% dei voti).
Il sistema maggioritario ha amplificato le perdite per Conservatori e Labour, a differenza delle elezioni precedenti. Reform ha conquistato quasi la metà dei seggi difesi da questi partiti.
La mappa della BBC allegata, la mappatura delle elezioni locali più dettagliata mai realizzata, illustra la variazione del supporto di Reform tra i vari distretti. Questa variazione rivela schemi significativi.
I dati suggeriscono un forte sostegno tra gli elettori Brexit del 2016 e Boris Johnson del 2019, indicando che il successo del partito è più di un voto di protesta passeggero.
Reform ha ottenuto risultati notevolmente migliori nei distretti che hanno votato per la Brexit (45% di media di voti nei distretti con oltre il 65% di voti per la Brexit) rispetto ai distretti che hanno votato per Remain (19% di media di voti).
La Brexit rimane una linea di faglia politica cruciale, con l’appeal di Reform fortemente concentrato tra coloro che hanno sostenuto la Brexit. Anche nei distretti Remain, il loro 19% di voti evidenzia i notevoli guadagni del partito.
Questa divisione sulla Brexit si riflette anche demograficamente. Reform ha faticato nelle aree con alte concentrazioni di laureati e professionisti, ottenendo risultati migliori nelle aree operaie.
Reform ha raggiunto il 39% nei distretti operai rispetto al 19% nelle aree più ricche. La loro quota di voti più alta (65,1%) è stata a Thornley & Wheatley Hill (Durham), seguita da Romney Marsh (Kent) e Chadsmoor (Staffordshire).
Il sostegno è stato in media del 43% nei distretti con un’alta percentuale di adulti senza titoli di studio, scendendo al 19% nei distretti con molti laureati. La loro quota di voti più bassa (3,7%) è stata nel distretto di Parks a Oxford.
La posizione di Reform sull’immigrazione potrebbe anche influenzare il loro appeal. Hanno ottenuto una media del 22% nei distretti con una popolazione minoritaria significativa, rispetto al 33% nelle aree prevalentemente bianche.
In sintesi, il successo di Reform è più pronunciato nelle aree a volte descritte come la “Gran Bretagna dimenticata” – regioni meno colpite dalla globalizzazione e dall’espansione universitaria, e che mostrano visioni più conservatrici sull’immigrazione.
Conservatori e Labour devono impegnarsi in modo più efficace con questo segmento della popolazione per riprendersi dalle perdite di giovedì.
Mentre Reform sembra attrarre più elettori conservatori, la loro quota di voti media è stata sorprendentemente simile sia nei distretti Labour che in quelli Conservatori (32% in ciascuno).
Di conseguenza, il Labour ha perso seggi a favore di Reform a un ritmo paragonabile a quello dei Conservatori, costando loro il controllo del consiglio di Doncaster. Il loro successo contro i Liberal Democratici e i Verdi è stato più limitato (22% di media di voti).
I distretti Liberal Democratici e Verdi, a differenza di molti di quelli Conservatori e Labour, hanno un’alta concentrazione di laureati universitari.
Il successo di Reform riflette la fiducia diminuita dell’elettorato nelle prestazioni dei Conservatori e del Labour. Il loro maggiore appeal rimane in uno specifico segmento della Gran Bretagna che ha cambiato significativamente il panorama politico con la Brexit, e lo ha fatto di nuovo.
John Curtice è Professore di Politica, Università di Strathclyde, e Senior Fellow, National Centre for Social Research e “The UK in a Changing Europe”.
Analisi di Patrick English, Steve Fisher, Robert Ford e Lotte Hargrave
Mappa realizzata da Libby Rogers, Muskeen Liddar, Jess Carr e Callum Thomson
Correzione 7 maggio: in una versione precedente della mappa, le percentuali di voto per Romney Marsh e Chadmoor sono state invertite. Abbiamo aggiornato la grafica e il testo per correggere questo errore.
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