La Scottish Football Association si appresta a introdurre una politica di genere aggiornata che vieterà alle donne transgender di partecipare alle competizioni calcistiche femminili, secondo quanto riportato dalla BBC Scotland.
A partire dalla prossima stagione, l’idoneità a partecipare alle partite competitive nel calcio femminile sarà limitata agli individui che sono biologicamente femmine alla nascita.
La politica attuale consente alle donne transgender di giocare in base al genere in cui si identificano a determinate condizioni, tenendo conto di fattori come i livelli di testosterone valutati caso per caso.
I prossimi regolamenti si applicheranno a tutti i livelli del calcio competitivo in Scozia, comprese le partite a livello di base per giocatori dai 13 anni in su.
Si ritiene che attualmente non ci siano donne transgender che partecipano al calcio competitivo in Scozia.
Il cambiamento di politica è stato approvato durante una recente riunione del consiglio, a seguito di una revisione continua delle linee guida esistenti durata diversi mesi.
Questa decisione segue una recente sentenza della Corte Suprema che ha stabilito che la definizione legale di donna si basa sul sesso biologico secondo la legge sulle pari opportunità.
Con l’introduzione di questa regola, la Scottish FA allineerà la propria politica a quella di altri organismi sportivi, come quelli che regolano rugby, nuoto e atletica.
Altrove nel Regno Unito, la FA inglese consente alle donne transgender di giocare nel calcio femminile purché dimostrino livelli di testosterone sufficientemente bassi e siano valutate da un osservatore di gara nominato.
Attualmente, 20 donne transgender sono registrate per giocare a calcio amatoriale in Inghilterra, tra milioni di partecipanti a quel livello.
La Wallyford Primary School e la Letham Mains Primary School hanno introdotto cartelli che designano i bagni come strutture per ragazzi e ragazze.
Un deputato del Green Party ha ricevuto critiche dopo aver descritto la recente definizione della Corte Suprema di donna come “bigotteria.”
Gli organizzatori dell’evento hanno dichiarato che al Labour, unico partito politico confermato a partecipare alla parata, è stato comunicato che non avrebbe potuto prenderne parte.
Victoria McCloud, che si è dimessa l’anno scorso, ha affermato che la sentenza ha violato i suoi diritti umani.
La Equality Commission dell’Irlanda del Nord prevede di rilasciare una nuova guida ufficiale aggiornata.