Il consulente legale di Justin Baldoni ha dichiarato che l’attore ha scelto di non ripresentare la sua causa da 400 milioni di dollari contro Blake Lively dopo che era stata respinta da un giudice, una decisione strategica presa per preservare l’opzione di un appello.
Dopo il rigetto della causa di Baldoni a giugno, il suo team legale aveva indicato l’intenzione di presentare una denuncia emendata, un’azione che alla fine non è stata perseguita.
Il mese scorso, il giudice che presiedeva il caso ha emesso una “sentenza definitiva” sulla questione, concludendo di fatto il caso a meno che non venga avviato un appello.
In una dichiarazione, Bryan Freedman, l’avvocato di Baldoni, ha chiarito: “Per mettere in chiaro, nessuna scadenza è stata persa. I nostri clienti hanno fatto una scelta deliberata di non emendare la loro denuncia al fine di salvaguardare i loro diritti di appello.”
Baldoni e Lively, co-protagonisti nel film del 2024 *It Ends with Us*, sono stati coinvolti in una controversia legale dall’ultimo dicembre, quando Lively ha intentato una causa contro Baldoni, accusandolo di molestie sessuali e di una campagna diffamatoria.
Successivamente, Baldoni ha presentato una contro-causa contro Lively, suo marito Ryan Reynolds, il loro pubblicista e *The New York Times*, accusandoli di estorsione civile, diffamazione e violazione della privacy.
La causa originale di Lively contro Baldoni rimane attiva, con un processo previsto per l’inizio di marzo.
La dichiarazione del signor Freedman ha inoltre sottolineato: “Attualmente, la nostra attenzione è rivolta alle affermazioni della signora Lively. Siamo incrollabili nel nostro impegno a scoprire la verità attraverso tutti i mezzi legali e fattuali disponibili e attendiamo con impazienza la nostra opportunità in tribunale.”
Ha anche affermato che la “verità che circonda questo caso continua ad essere travisata dai media” riguardo alla recente sentenza e che “anche un semplice aggiornamento procedurale è stato oggetto di una completa travisazione.”