A seguito della devastazione causata dall’uragano Melissa in Giamaica la scorsa settimana, l’icona reggae Sean Paul ha descritto la portata degli sforzi di recupero come “travolgente”.
L’artista vincitore di un Grammy Award ha raccontato la tempesta di categoria cinque come “molto spaventosa, soprattutto per i miei figli piccoli”.
Parlando con BBC News, Paul ha dichiarato: “È la prima volta che vedono gli alberi ballare in quel modo e il vento muoversi in quel modo. Sono ancora sotto shock e traumatizzati. E potete immaginare i bambini che si trovano nell’epicentro di tutto questo? Sembra di essere nel Medioevo.”
Con venti che hanno raggiunto i 295 km/h (185 mph), la tempesta ha causato almeno 28 vittime. Mentre Paul e la sua famiglia si trovavano a Kingston, le regioni occidentali dell’isola hanno subito il peso maggiore dei danni.
“È davvero difficile da sopportare”, ha espresso il musicista. “Non siamo stati colpiti molto duramente a Kingston, ma è stato spaventoso. E ti chiedi, da un momento all’altro, se ci sarà, sai, qualche albero che arriva e ti butta giù il tetto?”
Ha continuato: “È successo ad amici miei a Montego Bay. Hanno perso l’intero tetto e sono ancora in trincea ad aiutare le persone lì, assicurandosi che il cibo arrivi e che i vestiti raggiungano [le persone]. La roba di tutti è tutta infangata ed è difficile pensare a qualcosa di positivo in questo momento.”
Paul ha impegnato 50.000 dollari (38.000 sterline) per abbinare le donazioni fatte a Food For The Poor Jamaica, definendo la distruzione “una situazione sbalorditiva”.
“Dopo giorni e giorni di comunicazione e di tentativi di aiutare in diversi modi, sabato sono crollato”, ha confessato.
“È solo la quantità di energia che ci vuole, e la depressione che inizia a manifestarsi, e poi devi scuoterti perché c’è così tanto da fare che non abbiamo ancora toccato la punta dell’iceberg.”
Ha spiegato: “È travolgente. Io stesso ieri ho fatto un giro in campagna, nella campagna di St Mary, che non è stata colpita così duramente, ma comunque colpita. Non hanno ancora la luce e molte persone lì fuori non riescono nemmeno a vedere il resto di ciò che sta accadendo, perché una volta che riescono a caricare il telefono, stanno solo cercando di chiamare i propri cari per assicurarsi che stiano bene.”
Secondo Paul, alcuni individui “non sanno nemmeno che le persone li stanno aiutando, perché molte volte non sono in grado di vedere questi video di persone che preparano cose da mandare lì fuori.”
Ha aggiunto: “E così poco è stato effettivamente distribuito… Ci sono ancora aree bloccate, strade danneggiate.”
“Ho appena sentito una storia di 15 bambini che avevano meno di tre mesi, ma stanno dormendo in scatole di cartone in questo momento. Quindi è una situazione terribile e stiamo cercando di portare aiuto lì fuori il più possibile.”
Anche un’altra luminare della musica giamaicana, Shaggy, ha guidato gli sforzi di soccorso sull’isola, consegnando forniture essenziali alle comunità tramite piccoli convogli.
Alla domanda sulla sua reazione al disastro, Shaggy ha risposto: “Devastato. Non credo di poter dimenticare quello che ho visto… È dura, c’è un sacco di aiuto in arrivo.”
Ha continuato: “Nessuno poteva davvero prepararsi a qualcosa del genere.”
“Siamo entrati nella zona del Black River, che è stata colpita molto duramente. Tutto è appiattito. Mi si spezza il cuore. Non ho potuto fare a meno di piangere. Questa è la mia gente.”
Ha concluso: “Non ho mai visto niente del genere, sembra che sia esplosa una bomba.”
Sean Paul ha menzionato che Shaggy “mi ha contattato, un mio amico nel settore, e sta cercando di organizzare un concerto a dicembre. È una cosa a lungo termine, quindi non vogliamo farlo la prossima settimana, quando nessuno lo saprà. Deve essere più avanti, quando potremo promuoverlo.”
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