Le autorità francesi stanno indagando sul rivenditore di fast fashion Shein dopo che l’organismo di controllo dei consumatori del paese, la Direzione Generale per la Concorrenza, gli Affari dei Consumatori e il Controllo delle Frodi (DGCCRF), ha denunciato la società per aver presumibilmente venduto “bambole sessuali con un aspetto infantile” sul suo sito web.
Secondo quanto riportato dai media francesi, la DGCCRF ha dichiarato che le descrizioni e le categorizzazioni online delle bambole sollevano serie preoccupazioni in merito alla potenziale pedopornografia, rendendo “difficile dubitare della natura pedopornografica del contenuto”.
In una dichiarazione alla BBC, Shein ha affermato: “I prodotti in questione sono stati immediatamente rimossi non appena siamo venuti a conoscenza di questi seri problemi”. La società ha aggiunto che sta “indagando su come questi annunci abbiano eluso le nostre misure di screening”.
Shein sta inoltre “conducendo una revisione completa per identificare e rimuovere eventuali articoli simili che potrebbero essere elencati sul nostro marketplace da altri fornitori terzi”.
I media francesi riferiscono che la DGCCRF ha deferito la questione ai pubblici ministeri francesi e ad Arcom, l’autorità di regolamentazione online e radiotelevisiva del paese.
Questa notizia emerge pochi giorni prima che Shein inauguri il suo primo negozio fisico permanente a livello globale all’interno di un grande magazzino parigino.
La decisione di consentire la presenza di Shein al BHV Marais, un venerabile negozio nella capitale francese con origini risalenti al 1856, ha suscitato polemiche, dato lo storico di critiche della società riguardanti le sue pratiche di lavoro e il suo impatto ambientale.
Il negozio BHV di Shein dovrebbe aprire mercoledì, precedendo il lancio di altre sedi in tutta la Francia, tutte di proprietà della società immobiliare Société des Grands Magasins.
Per quanto riguarda le bambole vendute sulla piattaforma di Shein, l’organismo di controllo dei consumatori francese ha sottolineato che “la diffusione, tramite una rete di comunicazioni elettroniche, di materiale pedopornografico è punibile con un massimo di sette anni di reclusione e una multa di € 100.000 (£ 88.000)”.
Shein ha affermato di “mantenere una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi contenuto o prodotto che violi le politiche della nostra piattaforma o le leggi applicabili”.
Un portavoce di Shein ha dichiarato che la società sta trattando la questione “con estrema serietà”.
“Stiamo intraprendendo azioni correttive immediate e rafforzando i nostri controlli interni per evitare che ciò accada di nuovo”, ha aggiunto il portavoce.
Shein ha subito multe per milioni di euro negli ultimi mesi.
A settembre, l’autorità francese per la protezione dei dati, la Commission Nationale de L’informatique et des Libertés, ha inflitto a Shein una sanzione di € 150 milioni (£ 132 milioni) per presunta mancata acquisizione del consenso degli utenti per i “cookie” che raccolgono dati sui visitatori del sito web.
Shein sta contestando la multa, ritenendola “del tutto sproporzionata” e “motivata politicamente”.
Il procuratore di Parigi afferma che i quattro sospetti arrestati finora sono “chiaramente persone del posto”, non professionisti della criminalità organizzata.
La Cina ha riconfezionato lo Xinjiang in un paradiso turistico, promuovendo esperienze “etniche” che, secondo gli attivisti, sta cercando di cancellare.
Una donna di 38 anni e un uomo di 37 anni sono comparsi davanti a un magistrato francese per il furto al museo che ha scioccato il mondo.
Tre bulgari sono stati incarcerati per aver dipinto mani rosse sul Memoriale dell’Olocausto francese in un presunto caso di “destabilizzazione” russa.
L’attore francese era noto per i ruoli secondari in film che hanno coperto quasi 40 anni.
