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June Lockhart, ampiamente riconosciuta per i suoi ruoli iconici in serie televisive come “Lassie” e “Lost in Space”, è morta all’età di 100 anni.
L’illustre attrice è deceduta per cause naturali nella sua residenza a Santa Monica giovedì, secondo un portavoce della famiglia che ha confermato la notizia ai media statunitensi.
Lockhart inizialmente ha attirato notevole attenzione a Broadway durante gli anni ’40, vincendo un Tony Award come Miglior Debuttante per la sua interpretazione in “For Love or Money”, prima di passare a una carriera di successo nel cinema e nella televisione.
Figlia dei celebri caratteristi Kathleen e Gene Lockhart, è particolarmente ricordata per la sua interpretazione della madre Ruth Martin nella serie televisiva “Lassie”, un ruolo per il quale ha ricevuto una nomination agli Emmy come Miglior Attrice Protagonista in una Serie Drammatica.
Nata a New York City il 25 giugno 1925, Lockhart ha fatto il suo debutto cinematografico all’età di 13 anni nel film del 1938 “A Christmas Carol”, apparendo al fianco dei suoi genitori.
Successivamente ha ricoperto una varietà di ruoli di supporto durante gli anni ’40, arrivando infine ad assumere il ruolo principale nel film “She-Wolf of London”.
La sua performance in “For Love or Money” a Broadway è stata elogiata dal The New York Times come “incantevole”.
Questo ruolo le è valso un Tony Award, un Donaldson Award, un Theatre World Award e una citazione dell’Associated Press come Donna dell’Anno per il Drama.
Dalla fine degli anni ’50 agli anni ’60, ha dedicato il suo tempo a recitare in 200 episodi di “Lassie”, dopodiché ha fatto apparizioni come guest star in spettacoli come “The Man from U.N.C.L.E.”, “The Alfred Hitchcock Hour” e “Magnum, P.I.”
È anche ricordata con affetto per il suo ruolo nella serie di fantascienza “Lost in Space”, dove ha interpretato la compassionevole matriarca di una famiglia di esploratori spaziali dal 1965 al 1968.
Nel 2021, Lockhart ha fatto un cameo in un reboot di Netflix di “Lost in Space”, prestando la sua voce al personaggio di Alpha Control.
“È stata molto felice fino alla fine, leggendo ogni giorno il New York Times e il LA Times”, ha detto Lyle Gregory, un portavoce e amico di 40 anni, ai media statunitensi.
“Era molto importante per lei rimanere concentrata sulle notizie del giorno.”
Le sopravvivono le sue due figlie, tra cui Anne Lockhart, che è anche un’attrice.
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