Disney+ e Hulu hanno registrato un raddoppio dei tassi di cancellazione a settembre in seguito alla breve rimozione dal palinsesto del conduttore televisivo Jimmy Kimmel, suggerendo un potenziale impatto finanziario sul conglomerato dell’intrattenimento.
Secondo i dati della società di analisi Antenna, il tasso di abbandono di Disney+ – la percentuale mensile di abbonati che cancellano l’abbonamento – è salito da una media del 4% all’8%, rappresentando circa tre milioni di cancellazioni. Anche il tasso di abbandono di Hulu è salito al 10%, pari a oltre quattro milioni di cancellazioni.
Disney ha sospeso Kimmel in seguito ai commenti che ha fatto sulla sparatoria di Charlie Kirk, spinto dalle pressioni di un regolatore federale. La decisione ha scatenato dibattiti sulla libertà di parola.
ABC, l’emittente di Jimmy Kimmel Live, lo ha reintegrato entro una settimana a seguito di un’ondata di critiche.
Il 17 settembre, Disney, la società madre di ABC, ha deciso di sospendere il comico. Ciò è avvenuto due giorni dopo che Kimmel aveva dichiarato nel suo programma che la “banda Maga” stava “cercando disperatamente di caratterizzare questo ragazzo che ha assassinato Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro” e tentando di “ottenere punti politici da esso”.
L’improvvisa sospensione è avvenuta poche ore dopo che Brendan Carr, presidente della Federal Communications Commission (FCC), aveva minacciato di revocare la licenza di trasmissione di ABC.
La decisione è stata accolta con proteste in California e diffuse critiche da parte di associazioni di scrittori e attori, legislatori e dall’American Civil Liberties Union (ACLU).
Critici e sostenitori del Primo Emendamento hanno denunciato la decisione di ABC come censura e violazione della libertà di parola, sollecitando pressioni economiche su Disney e sostenendo il boicottaggio dei servizi della società.
Centinaia di celebrità e personaggi di Hollywood hanno firmato una lettera a sostegno di Kimmel, che è stato successivamente reintegrato.
I nuovi dati di Antenna, pubblicati lunedì, offrono la prima indicazione che Disney potrebbe aver subito ripercussioni dalla controversia.
Disney+ e Hulu hanno registrato una maggiore perdita di abbonati a settembre rispetto ai mesi precedenti, mentre Netflix ha mantenuto un tasso di abbandono stabile del 2%.
Tuttavia, non è chiaro se la sospensione di Kimmel sia stato l’unico fattore che ha contribuito all’aumento delle cancellazioni.
La decisione di Disney di sospendere Kimmel è coincisa con l’annuncio di aumenti di prezzo degli abbonamenti precedentemente pianificati, poiché la società deve affrontare la pressione per aumentare la redditività dei suoi servizi di streaming.
Nonostante l’aumento dei tassi di cancellazione, sia Disney+ che Hulu hanno osservato un aumento delle nuove iscrizioni a settembre, mitigando parzialmente le perdite, secondo Antenna.
Disney ha rifiutato di commentare e Hulu non ha ancora rilasciato una risposta.
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