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Kemi Badenoch ha annunciato che il Partito Conservatore ritirerà il Regno Unito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) in caso di vittoria alle prossime elezioni generali.
Questa dichiarazione fa seguito a una revisione condotta dal principale consulente legale del Partito Conservatore, che ha concluso che l’adesione alla CEDU ostacola la riforma della migrazione e contribuisce alla persecuzione dei veterani militari.
Sebbene Badenoch abbia dichiarato l’anno scorso che l’abbandono del trattato non sarebbe una “bacchetta magica” per affrontare l’immigrazione, venerdì ha sostenuto che la mossa è ora essenziale per “proteggere i nostri confini, i nostri veterani e i nostri cittadini”.
Il Partito Laburista ha risposto affermando che il leader conservatore ha adottato “una politica contro cui si era espressa” perché è “troppo debole per opporsi al suo stesso partito di fronte a Reform”.
L’annuncio, fatto alla vigilia del congresso del partito a Manchester, dovrebbe consolidare la posizione del partito dopo mesi di dibattito interno.
La CEDU è diventata un punto chiave di contesa all’interno del discorso sull’immigrazione del Partito Conservatore, con figure di spicco che affermano che le sue disposizioni hanno ostacolato gli sforzi per espellere criminali stranieri e richiedenti asilo senza successo.
L’annuncio dei piani di ritiro rappresenta un cambiamento significativo nella politica conservatrice ed è probabile che diventi un tema centrale della campagna elettorale del partito.
Arriva in un momento di crescente pressione da parte di Reform UK, che si è già impegnato a lasciare la CEDU.
Badenoch ha dichiarato: “Non sono giunta a questa decisione alla leggera, ma è chiaro che è necessario proteggere i nostri confini, i nostri veterani e i nostri cittadini”.
“Sono sempre stata chiara sul fatto che dovremmo lasciare la CEDU, se necessario, ma a differenza di altri partiti abbiamo fatto il serio lavoro di sviluppare un piano per farlo, supportato dalla consulenza legale di un illustre King’s Counsel.”
L’annuncio fa seguito a una revisione legale dettagliata guidata dal ministro ombra della giustizia Lord Wolfson di Tredegar, che ha concluso che la CEDU pone “vincoli significativi” al governo.
La revisione, commissionata da Badenoch a giugno, ha valutato l’impatto del diritto internazionale su cinque proposte politiche chiave dei conservatori: espellere criminali stranieri e immigrati illegali, proteggere i veterani militari da azioni legali, dare priorità ai cittadini britannici nell’accesso ai servizi pubblici, garantire che le sentenze penali riflettano l’intento parlamentare e impedire ai tribunali di utilizzare le leggi sui cambiamenti climatici per bloccare le riforme della pianificazione.
“In tutte e cinque le aree politiche, la CEDU pone vincoli significativi”, ha concluso Lord Wolfson.
Questa settimana, il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha affermato che il governo riesaminerà il modo in cui le leggi internazionali, inclusa la CEDU, sono interpretate dai tribunali del Regno Unito, per impedire ai richiedenti asilo senza successo di bloccare la loro espulsione con la motivazione che potrebbero essere mandati in prigioni o sistemi sanitari peggiori.
Sir Keir ha detto alla BBC di non voler “smantellare” le leggi sui diritti umani, ma ha affermato che la migrazione di massa negli ultimi anni ha reso necessario un cambiamento.
Esperti legali hanno avvertito che l’abbandono della CEDU comporterebbe serie ramificazioni politiche e legali.
Catherine Barnard, professoressa di diritto dell’UE all’Università di Cambridge, ha sottolineato che il ritiro isolerebbe il Regno Unito insieme alla Russia e rischierebbe di violare sia l’Accordo del Venerdì Santo che l’accordo commerciale Regno Unito-UE.
Tuttavia, la consulenza legale di Lord Wolfson, di quasi 200 pagine, avrebbe rilevato che tentativi nazionali alternativi per mitigare l’impatto delle norme della CEDU sarebbero inefficaci.
Ha anche affermato che il ritiro non violerebbe l’Accordo di Belfast (Venerdì Santo) o il Quadro di Windsor.
Un portavoce del Partito Laburista ha affermato che la decisione è stata “imposta” a Badenoch e non è stata “riflettuta a fondo”.
“Badenoch ora pensa di essere sia incapace di negoziare modifiche alla CEDU con i nostri partner internazionali, sia un operatore diplomatico sufficientemente affermato per rinegoziare l’Accordo del Venerdì Santo.”
Il ministro ombra degli interni conservatore Chris Philp ha affermato che la CEDU ha “permesso a criminali stranieri e immigrati illegali di rimanere nel Regno Unito”, aggiungendo: “Proteggere i nostri confini è non negoziabile”.
Durante i precedenti dibattiti sull’immigrazione, i conservatori moderati hanno espresso preoccupazione per l’abbandono della CEDU.
Nel 2023, l’ex vice primo ministro Damian Green ha affermato che lasciare la CEDU era una “linea rossa” per il gruppo One Nation Tories che presiedeva.
Più recentemente, il ministro della giustizia di Boris Johnson, Sir Robert Buckland, ha affermato che lasciare la CEDU sarebbe un atto di follia, chiedendo invece una riforma dall’interno.
Un portavoce di Reform UK ha detto che “nessuno si fida di una sola parola” detta dai conservatori.
“I conservatori hanno avuto 14 anni al governo per lasciare la CEDU. Da allora, ci sono voluti 14 mesi anche solo per decidere qual è la loro politica”, ha detto il portavoce.
“Il Partito Conservatore è finito.”
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