Il gigante tecnologico statunitense Nvidia ha annunciato l’intenzione di investire fino a 100 miliardi di dollari in OpenAI, la società dietro ChatGPT, segnando uno sviluppo significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale.
Nvidia fornirà chip ad alte prestazioni, fondamentali per le esigenze di elaborazione dell’IA, un’area in cui OpenAI è specializzata.
Definito da Nvidia come una “partnership strategica”, questa mossa sottolinea la continua competizione nell’arena globale dell’IA, dove la Cina sta diventando sempre più un attore chiave.
Questo annuncio segue una serie di investimenti sostanziali da parte di Nvidia, tra cui una quota di 5 miliardi di dollari in Intel e un impegno di 2 miliardi di sterline nel settore dell’IA del Regno Unito.
Nvidia, attualmente la società di maggior valore al mondo, ha dichiarato che il suo ultimo investimento sosterrà i data center per “l’infrastruttura AI di nuova generazione” di OpenAI.
Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha sottolineato che questo finanziamento significherà “il prossimo balzo in avanti e alimenterà la prossima era dell’intelligenza”.
Entrambe le società hanno evidenziato la loro collaborazione esistente con un’ampia rete focalizzata sulla costruzione “dell’infrastruttura AI più avanzata del mondo”, comprese le partnership con Microsoft, Oracle, SoftBank e Stargate.
Tuttavia, il dominio delle aziende statunitensi di IA sta affrontando una crescente concorrenza dalla Cina, in particolare con l’emergere di DeepSeek-R1.
Nel frattempo, Nvidia ha incontrato pressioni normative da parte delle autorità cinesi e statunitensi.
La Cina ha dichiarato la scorsa settimana che Nvidia aveva violato le sue leggi anti-monopolio, sebbene i dettagli specifici delle presunte violazioni non siano stati divulgati.
Inoltre, la Cina avrebbe incaricato le sue principali società tecnologiche di sospendere gli acquisti di chip AI di Nvidia. Huang ha detto alla BBC all’epoca di essere “deluso” dalla notizia.
Questo è seguito a un accordo tra Nvidia e il suo rivale AMD per rimettere il 15% delle entrate cinesi al governo degli Stati Uniti per garantire le licenze di esportazione, invertendo il divieto statunitense sulla vendita di chip AI alla Cina.
Il prezzo delle azioni di Nvidia ha chiuso in rialzo del 4% alla fine delle negoziazioni di lunedì negli Stati Uniti.
OpenAI ha riferito di avere oltre 700 milioni di utenti attivi settimanali e ha dichiarato che la sua nuova partnership con Nvidia “farà avanzare la sua missione di costruire un’intelligenza artificiale generale che avvantaggi tutta l’umanità”.
La società ha aggiunto che i dettagli finali dell’accordo sono previsti nelle prossime settimane.
Sam Altman, cofondatore e CEO di OpenAI, ha commentato che la partnership consentirà a entrambe le aziende di “creare nuove scoperte sull’IA e di consentire alle persone e alle aziende di utilizzarle su larga scala”.
Greg Brockman, cofondatore e presidente di OpenAI, ha osservato che la società ha lavorato a stretto contatto con Nvidia sin dai “primi giorni” dell’attività.
I due produttori di chip americani collaboreranno per realizzare chip per personal computer e data center, una ancora di salvezza per Intel mentre lotta per trarre profitto dal boom dell’IA.
Jensen Huang ha affermato che gli Stati Uniti devono “assicurarsi che le persone possano accedere a questa tecnologia da tutto il mondo”.
L’accusa arriva mentre Stati Uniti e Cina tengono colloqui per allentare la guerra commerciale tra i due.
La mossa impedisce a TSMC di spedire tecnologia di fabbricazione statunitense al suo stabilimento in Cina.
Nvidia rimane esposta alle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina.