L’acclamata autrice Sally Rooney si sarebbe astenuta dal recarsi nel Regno Unito per accettare un recente premio letterario, citando preoccupazioni circa un potenziale arresto a causa del suo sostegno all’organizzazione britannica Palestine Action.
La scrittrice irlandese ha sostenuto finanziariamente il gruppo, che il governo del Regno Unito ha ufficialmente proscritto come entità terroristica a luglio, a seguito di un incidente avvenuto all’inizio di quest’anno in cui alcuni attivisti avrebbero fatto irruzione in una base della RAF e danneggiato aerei militari.
Palestine Action ha attivamente preso di mira i produttori di armi dallo scoppio del conflitto a Gaza nel 2023.
Rooney, 34 anni, vincitrice del premio Sky Arts per il suo romanzo “Intermezzo”, ha comunicato in una dichiarazione letta a suo nome durante la cerimonia: “Mi è stato consigliato che non posso più entrare in sicurezza nel Regno Unito senza rischiare potenzialmente l’arresto.”
La dichiarazione, pronunciata dall’editore di Rooney, Alex Bowler, ha espresso il suo rammarico per non essere presente per accettare personalmente l’onore, sottolineando al contempo il suo “sostegno alla protesta non violenta contro la guerra”.
Il messaggio affermava inoltre: “In questo contesto, voglio ringraziarvi tanto più calorosamente per aver onorato il mio lavoro stasera e ribadire la mia fede nella dignità e nella bellezza di tutta la vita umana e la mia solidarietà con il popolo palestinese”.
Come riportato ad agosto, Rooney ha indicato che stava destinando i proventi delle sue opere pubblicate e degli adattamenti televisivi della BBC di “Normal People” e “Conversations with Friends” a sostegno di Palestine Action.
Attualmente, Rooney non è impegnata in alcun progetto in corso con la BBC, né è mai stata una dipendente della BBC.
La scorsa settimana, la polizia metropolitana ha riferito che 890 persone sono state arrestate durante una manifestazione a Londra sabato, per protestare contro il divieto di Palestine Action.
Il segretario agli interni Shabana Mahmood ha dichiarato la scorsa settimana: “Sostenere la Palestina e sostenere un gruppo terroristico proscritto non sono la stessa cosa.”
Ha anche affermato il suo “sostegno agli agenti” che avevano arrestato coloro che sostenevano il gruppo.
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