Il governo danese ha annunciato l’eliminazione di un’imposta sulle vendite del 25% sui libri nel tentativo di affrontare quella che descrive come una “crisi della lettura”.
Questa imposta è tra le più alte a livello globale. Il Ministro della Cultura Jacob Engel-Schmidt ha espresso la speranza che la sua rimozione stimoli le vendite di libri e incoraggi la lettura.
Si prevede che la misura costerà circa 330 milioni di corone (50 milioni di dollari, 38 milioni di sterline) all’anno.
I dati dell’OCSE, un’importante organizzazione intergovernativa, indicano che un quarto dei quindicenni danesi ha difficoltà a comprendere testi semplici.
“La crisi della lettura si è purtroppo diffusa negli ultimi anni”, ha affermato Engel-Schmidt, aggiungendo di essere “incredibilmente orgoglioso” della decisione di abolire la tassa.
Ha inoltre commentato che “ingenti somme di denaro dovrebbero essere spese per investire nel consumo e nella cultura” della popolazione danese.
In confronto, Finlandia, Svezia e Norvegia, che mantengono anch’esse un’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) standard del 25%, applicano aliquote IVA del 14%, 6% e 0% ai libri, rispettivamente. Anche il Regno Unito esenta i libri dall’IVA.
Mads Rosendahl Thomsen, vicepresidente del gruppo di lavoro governativo sulla letteratura, ha osservato che i sondaggi rivelano un calo dei livelli di lettura e comprensione tra gli adolescenti danesi.
Ha detto alla BBC che mentre i bambini più piccoli possono facilmente migliorare le loro capacità di lettura, “a 15 anni la capacità di comprendere un testo è piuttosto importante”.
Ha descritto i risultati della ricerca OCSE come “piuttosto scioccanti”.
Ha suggerito che i giovani affrontano sfide di lettura a causa del fatto di avere “così tante opzioni” e di essere “facilmente distratti”.
Pur riconoscendo che l’eliminazione dell’IVA sui libri non è una panacea, ritiene che renderà i libri “più accessibili”.
Il gruppo di lavoro governativo sulla letteratura ha anche esplorato strategie per esportare la letteratura danese, digitalizzare il mercato del libro e affrontare l’impatto sulla remunerazione degli autori.