Diageo, la multinazionale di bevande proprietaria di Guinness, ha annunciato l’immediato allontanamento del suo Amministratore Delegato.
Con una mossa sorprendente per una corporation delle sue dimensioni, Debra Crew ha lasciato la sua posizione senza un successore designato.
L’azienda ha avviato una ricerca per un sostituto, con il Direttore Finanziario Nik Jhangiani che assume ad interim le responsabilità di CEO.
Diageo ha subito un calo delle vendite negli ultimi anni, nonostante la popolarità sostenuta e l’elevata domanda della sua birra stout di punta, la Guinness.
Secondo Diageo, la partenza della signora Crew è stata concordata di comune accordo, senza ulteriori dettagli forniti nella dichiarazione ufficiale.
Fonti a conoscenza della situazione suggeriscono che il consiglio di amministrazione ha preso la decisione di far dimettere la signora Crew, decisione che lei ha successivamente accettato.
La sua partenza segue da vicino la nomina di John Manzoni a presidente del consiglio di amministrazione, anche se fonti indicano che nessuno scontro di personalità ha influenzato la decisione.
Invece, è stato riferito che, nonostante le vendite di Diageo abbiano superato le performance del mercato più ampio, il prezzo delle sue azioni è rimasto indietro, spingendo il consiglio di amministrazione a dare priorità ai rendimenti per gli azionisti.
Il signor Manzoni ha riconosciuto la leadership della signora Crew durante “le conseguenze impegnative della pandemia globale e la successiva volatilità geopolitica e macroeconomica”, in una dichiarazione pubblica.
“Le auguro ogni successo per il futuro”, ha aggiunto.
Il mandato della signora Crew, iniziato nel 2023, ha visto una diminuzione delle vendite complessive, nonostante la continua crescita del marchio Guinness.
La popolarità della stout ha portato a carenze di approvvigionamento in alcuni pub nel dicembre dell’anno precedente, a seguito dell’incapacità dell’azienda di soddisfare l’impennata della domanda dei consumatori.
I proprietari dei pub hanno criticato l’azienda per i problemi di approvvigionamento, descrivendo la situazione come “un po’ un pasticcio”. Guinness ha attribuito le carenze alla “eccezionale domanda dei consumatori” in Gran Bretagna.
Nei sei mesi che hanno portato alla fine dello scorso anno, le vendite nette di Guinness sono aumentate del 13% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre marchi come la vodka Ciroc e il rum Captain Morgan hanno subito cali rispettivamente del 32% e del 21%.
Diageo e altre aziende di bevande alcoliche stanno anche lottando con i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, poiché le fasce demografiche più giovani optano per un consumo ridotto di alcol rispetto alle generazioni precedenti.
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