Gisèle Pelicot, la donna francese che ha attirato l’attenzione internazionale dopo aver testimoniato pubblicamente durante il suo processo per stupro di gruppo l’anno scorso, è stata insignita della più alta onorificenza francese.
La 72enne è stata nominata Cavaliere della Legion d’Onore, secondo un elenco pubblicato in previsione della Festa nazionale francese.
Pelicot ha rinunciato al suo diritto all’anonimato durante il processo ampiamente pubblicizzato contro suo marito, che l’aveva drogata e violentata, oltre a invitare dozzine di sconosciuti ad abusare sessualmente di lei per quasi un decennio.
Pelicot era tra le 589 persone che hanno ricevuto il premio più prestigioso della Francia domenica.
Ha partecipato a quasi tutti i giorni del processo, conclusosi lo scorso dicembre con Dominique Pelicot, 72 anni, condannato alla pena massima di 20 anni di prigione per stupro aggravato. Ha confessato di averla drogata e di aver arruolato circa 50 uomini per violentarla mentre era incosciente a letto.
“Voglio che tutte le donne che sono state violentate dicano: Madame Pelicot ce l’ha fatta, posso farcela anch’io”, aveva detto in precedenza Pelicot ai giornalisti, affermando il suo desiderio di “spostare la vergogna” dalla vittima al carnefice.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha riconosciuto pubblicamente Pelicot come una pioniera, aggiungendo che la sua “dignità e il suo coraggio hanno commosso e ispirato la Francia e il mondo”.
Secondo il suo avvocato, un libro di memorie che racconta la storia di Gisèle Pelicot con le sue stesse parole è previsto per la pubblicazione all’inizio del prossimo anno.