Il Jogorku Kenesh (parlamento) del Kirghizistan ha approvato un pacchetto di leggi in seconda e terza lettura, che emendano diversi atti legislativi riguardanti l’uso della lingua statale, come riportato da 24.kg.
Le modifiche impongono che i deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i membri del Gabinetto, i giudici delle Corti Costituzionali, Supreme e locali, i pubblici ministeri e gli investigatori debbano possedere una conoscenza della lingua kirghisa. Questo requisito si estende anche ai dipendenti della Banca Nazionale, ai funzionari delle forze dell’ordine e al personale della sicurezza nazionale.
Inoltre, agli avvocati e ai notai sarà richiesto di dimostrare un adeguato livello di conoscenza della lingua kirghisa per ottenere le licenze.
Le iniziative introducono anche modifiche alla Legge sulla Televisione e Radiodiffusione, stabilendo che almeno il 60% del contenuto totale della trasmissione deve essere nella lingua statale.
I progetti di legge modificano anche la Legge sulla Migrazione Esterna. Una mancanza di conoscenza della lingua statale, nella misura necessaria per la residenza permanente nel paese, può ora servire come motivo per negare un permesso di soggiorno. I cittadini stranieri non saranno inoltre ammissibili allo status di immigrato se non conoscono la lingua kirghisa.
Il testo pubblicitario preparato nella lingua statale deve essere approvato dall’organo esecutivo dell’autogoverno locale per garantire la conformità alla legislazione linguistica e alle regole ortografiche.
Violazioni o mancata conformità alla legislazione linguistica comporteranno un avvertimento o una multa di 5.000 soms per gli individui e 17.000 soms per le persone giuridiche. Questa disposizione esclude i requisiti stabiliti negli atti giuridici normativi riguardanti la conoscenza della lingua per gli individui.
La Commissione Nazionale sulla Lingua Statale e la Politica Linguistica è responsabile della revisione delle violazioni e dell’emissione di multe.